Il tappeto albanese di C+H ridisegna un pezzo del lungolago di Scutari

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Shiroka è un villaggio albanese di pescatori sulle rive del lago di Scutari, vicino al confine con il Montenegro.
I suoi abitanti hanno vissuto per secoli sul lago, gli uomini pescando con piccole barche a remi e le donne curando i frutteti e tessendo tappeti a mano. Come nel resto dell’Albania, la reazione alla fine del regime comunista fu una diffusa sfiducia nella politica e verso la pubblica amministrazione, sfiducia che portò a un periodo di occupazione incontrollata e di privatizzazione selvaggia dei beni e dello spazio pubblico.
Come risultato, lo spazio pubblico del lungolago di Scutari venne occupato da costruzioni illegali come case private, ristoranti, parcheggi e chioschi abusivi.

Il progetto Albanian Carpet, dello studio olandese Casanova+Hernandez, restituisce il lungolago ai cittadini demolendo le costruzioni illegali, aprendo la vista sul lago e creando uno spazio pubblico vivo con un carattere domestico.

Ph. © E. Zhabjaku

Albanian Carpet non mira solo a ripristinare fisicamente e funzionalmente il lungolago di Shiroka, ma anche a ricostruire il senso di appartenenza e di attaccamento al luogo, con un progetto di spazio pubblico concepito come una grande casa comune formata da tante stanze aperte ispirate alla tradizionale stanza albanese (ODA), caratterizzata da una lunga e bassa panca a forma di U dove i membri della famiglia si siedono, si sdraiano e quando è il caso anche dormono.
Queste stanze aprono la vista sul lago e stimolano l’interazione dei cittadini con diversi usi come sala giochi, sala picnic, sala lounge, anfiteatro, e la stanza del pescatore.

Ph. © Casanova+Hernandez

La forma a U di questi diversi ambienti crea spazi interni introversi, aperti ma riparati e fatti di legno, mentre l’esterno è fatto di pietra e forma dei gradini per sedersi che trasformano la piazza centrale in un teatro improvvisato.
La pavimentazione, i sedili e i gradini sono in pietre di granito bianco e nero seguendo il modello tradizionale dei tappeti albanesi, che fornisce un’identità unica e domestica allo spazio pubblico.

Ph. ©Casanova+Hernandez

I grandi alberi esistenti sono stati conservati e integrati nel design della piazza, mentre altri giovani alberi sono stati piantati nelle ‘stanze’ aperte per portare ombra alle aree di seduta e di gioco. Il centro della piazza è stato invece mantenuto libero per permettere eventi pubblici.

Ph. © E. Zhabjaku

Il lungomare di Shiroka si trasforma così in una piazza orientata ai pedoni, con l’intero asse centrale del villaggio trasfomato in un’area di relazioni e di condivisione, riducendo al minimo la circolazione e la presenza delle auto.
Un nuovo parcheggio per i visitatori all’ingresso del villaggio incoraggia la visita a piedi.

Ph. © E. Zhabjaku

Casanova+Hernandez

Fondato nel 2001 a Rotterdam da Helena Casanova e Jesus Hernandez (nella foto), lo studio si focalizza sul progetto e le riqualificazione dell’habitat urbano promuovendo forme di sostenibilità ambientale e sociale capaci di rendere le città più vivaci e vivibili.
C+H opera in contesti culturalmente diversi attraverso un network internazionale e collaborazioni multidisciplinari con esperti in Europa, Sud America e Asia.

C+H Projects è la piattaforma di progettazione di Casanova +Hernandez che opera nei campi dell’architettura, del paesaggio e del progetto urbano, spesso combinati tra loro per dare vita a paesaggi architettonici ibridi. Nel settore privato, C+H Projects esplora soluzioni abitative contemporanee con particolare attenzione rivolta alla personalizzazione degli ambienti, alle soluzioni mixed use e all’identità collettiva.

C+H Think Tank agisce invece come piattaforma indipendente che analizza i problemi urbani e sociali per proporre soluzioni progettuali e nuove strategie urbane, offrendo la propria consulenza per l’implementazione di nuove politiche per la città. Tra i progetti di ricerca avviati, Postcorona Virus Public Spaces: Windows of Opportunity e ADL Clusters & Social Integration of Disabled people. Durato due anni, il progetto Public Space Acupuncture è stato oggetto di una monografia pubblicata da Actar, Barcellona.
Finanziato dal governo olandese e sviluppato con il sociologoArnold Reijndorp, Public Spaces Acupuncture si focalizzava sulla rigenerazione degli spazi pubblici urbani ed è stato al centro di letture e conferenze nel mondo. La conoscenza acquisita attraverso la ricerca ha inoltre alimentato diversi cprogetti di rigenerazione sviluppati da C+H Projects a Shanghai, Sao Paulo, Rotterdam e Losanna

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