Per la prima volta quest’anno la Santa Sede parteciperà alla Biennale Architettura di Venezia con un proprio padiglione. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal ‘commissario nazionale’ cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, dal curatore (con Micol Forti) del padiglione Francesco dal Co e da Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia.
Definire Vatican Chapels un semplice padiglione è improprio, dal momento che l’intervento si sviluppa nel bosco della Fondazione Cini sull´isola di San Giorgio, una superficie di più di un ettaro dove dieci architetti di fama internazionale sono stati chiamati a progettare dieci cappelle (cui fa da preludio il ‘padiglione Asplund’, che ospiterà un’esposizione di disegni di Gunnar Asplund per la “Cappella nel bosco” del cimitero di Stoccolma, opera che informa l’intera iniziativa), ora in costruzione grazie al contributo in materiali e opere da parte delle aziende che hanno scelto di sostenere il padiglione del Vaticano.
La cappella disegnata da Norman Foster sarà costruita con il supporto e i materiali di Tecno e di Maeg |
Lo spazio costruito – afferma il cardinale Ravasi – è una delle categorie fondamentali dell’Uomo, e i progetti delle cappelle, accomunati solo dal segno della croce e dallo spazio dell’altare (il sentimento) e dell’ambone (la parola) nella loro varietà di linguaggi ed espressioni sono il segno di un ricongiungimento, in atto da decenni, tra Chiesa e Arte, interrotto a fine Ottocento dopo che per secoli proprio la chiesa fu il principale committente di architetture che hanno plasmato la forma stessa delle città europee.
L’influenza dell’architettura di culto sulla forma della città è anche il tema dell’incontro Babilonia e Gerusalemme, che il 21 settembre prossimo, alla Fondazione Cini, nell’ambito dell’iniziativa di dialogo interreligioso del Cortile dei Gentili, vedrà in dialogo tra loro David Chipperfield, Santiago Calatrava, Stefano Boeri e Mario Botta.
Vatican Chapels, progettisti e costruttori
Map Studio (padiglione introduttivo Asplund) |
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Francesco Cellini |
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Javier Corvalàn Espínola |
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Terunobu Fujimori |
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Smiljan Radic Clarke |
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Eduardo Souto de Moura |
General contractor dell’intero padiglione l’impresa Sacaim, mentre il coordinamento generale delle opere strutturali e la direzione operativa delle strutture del Padiglione della Santa Sede sono affidati a Tte – Tecnobrevetti Team Engineering.
Altri contributi alla realizzazione del padiglione provengono da Gruppofallani per gli allestimenti espositivi, Leucos (illuminazione), Piaggio, che metterà a disposizione dei visitatori veicoli a tre ruote per percorrere il sito.
La cappella ´Asplund´, progetto di MAP Studio di Francesco Magnani e Traudy Pelzel, introduce il percorso del padiglione nel bosco della Fondazione Cini. Sarà realizzata con materiali forniti da Alpi. |
Render del progetto di Smiljan Radic Clarke, una delle due cappelle realizzate da Moretti Spa |
Schizzi progettuali di Sean Godsell (Sean Godsell) per la cappella che sarà costruita da Zintek e Maeg |
Render del progetto di Javier Corvalàn Espínola, realizzato dall´impresa Simeon |
Quello di Andrew Berman è il secondo progetto di cui si sta occupando il gruppo Moretti |
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un modello della cappella progettata dai catalani Ricardo flores & Eva Prats |