Immersi nella natura

Sviluppate a spirale intorno a una fresca corte interna, cinque residenze si aprono su un paesaggio straordinario fondendosi col terreno. La vegetazione che ne riveste fianchi e coperture svolge anche importanti funzioni ambientali.

Nel punto più alto del promontorio che circoscrive a nord il porto di Siracusa e a sud la baia del Plemmirio, I Ramarri – questo il nome delle residenze progettate dallo Studio AION – si aprono su un paesaggio di grande bellezza. Godendo di spettacolari tramonti, le case guardano a nord-ovest il porto naturale di Siracusa con l´Etna sullo sfondo, e a sud-ovest il mare aperto e le baie che si susseguono fino a Capo Passero, il corno più a sud della Sicilia. Abbandonando il concetto di tipologia a schiera, ogni edificio varia dal precedente per rivolgere le aperture al proprio paesaggio, verso il quale muove mentre si ritrae dal vicino garantendo la privacy. Dall’ampio spazio aperto antistante, le residenze, per effetto di tetti-giardino ascendenti, il cui manto vegetale ne ricopre anche i fianchi, sembrano sollevarsi discretamente dal suolo confondendosi con il paesaggio.

Inclinandosi fino a fondersi con il terreno, le falde, che seguono una prototipo abitativo organizzato a spirale, favoriscono la raccolta delle acque meteoriche che attraverso un gorgo alimentano una cisterna scavata nella roccia sotto la corte interna. Le acque raccolte sono utilizzate per il giardino e servono il sistema di raffrescamento passivo della casa, mentre nei mesi piovosi un troppo pieno calibrato attentamente trasforma in specchio d’acqua interno la corte, permettendo poi all’eccesso di defluire verso la campagna e il mare. Ogni casa trova nella corte interna il fulcro di un movimento centripeto che investe tutto lo spazio domestico, dalla terrazza aperta sul panorama fino agli ambienti più raccolti del piano seminterrato, che della corte cinge il vuoto. La corte rafforza la continuità dello spazio interno, sezionandolo mentre questo le si avvita intorno per godere della sua intima quiete e della fresca ombra che offre. Lì la ruvida evidenza della roccia è messa a nudo, rivelando il banco compatto nel quale sono scavate le fondazioni e ricavati i seminterrati. 

Una consistenza materica che si protrae fin nelle funzioni interne, definite da una topografia scultorea di cemento faccia vista e cinte da una massa muraria spessa e semicieca, che emerge austera dal suolo per sostenere l´involucro del piano superiore.Il movimento centripeto innescato dal vuoto attorno al quale si organizzano gli ambienti interni coinvolge anche questo piano, deformandone l´involucro e trascinando l´intero paesaggio dentro e sopra le abitazioni. Ricoperti dalla vegetazione sia sui tetti che sui fianchi a mezzogiorno, i gusci lignei che alloggiano i piani sopraelevati sono retti da capriate snellissime e dall´apparenza precaria, quasi fossero promenade leggere protette da rigogliosi pergolati. Squarciati da grandi vetrate a nord e a tramonto, i gusci ospitano le funzioni diurne e offrono generose vedute al riparo dalla calura estiva. Collegando il parco antistante ai giardini pensili, la spirale distribuisce le funzioni e le connette a un percorso continuo ed ascendente, offrendo a tutti gli ambienti della casa accesso diretto al giardino. Il percorso si snoda fin sopra gli edifici conducendo ad ammirare il paesaggio dal punto esterno più alto. 

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