In legno e vetro la fabbrica di Bjarke Ingels Group per Vestre

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La nuova sede aziendale di Vestre, marchio norvegese di elementi per l’arredo urbano, parchi e spazi pubblici non è solo una fabbrica ma anche un centro di esperienze e un parco pubblico.
The Plus, questo il nome dell’impianto di produzione di 7.000 metri quadrati, il maggiore investimento del settore in Norvegia negli ultimi decenni, è progettato da Big – Bjarke Ingels Group.
La fabbrica sorge in un bosco di 120 ettari, ai margini di una foresta che gravita intorno a Magnor, villaggio norvegese poco distante dal confine con la Svezia.

 

The Plus è un ibrido tra un impianto di produzione trasparente, un parco pubblico e un punto di riferimento verde per l’industria manifatturiera, ph. ©Einar Aslaksen.

 

Costruito in soli 18 mesi, The Plus, così denominato per l’impronta in pianta chiaramente percepibile come un segno +, quattro ali a forma di elica, è un volume in legno, con pareti perimetrali in massello e una struttura a telaio con travi in legno lamellare.

 

Le facciate sonoin pino minerale norvegese carbonizzato, materiale in armonia con le colorazioni dei tronchi degli alberi dell’intorno, ph. ©Einar Aslaksen.

 

La percezione dell’ambiente è di estrema apertura, pulizia e colore. I corridoi di servizio e una rete di canali posizionati sotto i pavimenti di ciascuno dei tre piani nascondono impianti e infrastrutture tecniche delle quattro ali che corrispondono alle quattro aree del processo produttivo: colore, legno, assemblaggio e magazzino.
Ciascuna condivide una propria relazione con lo spazio centrale open air dove un albero di acero rappresenta il cuore simbolico del progetto.
L’hub centrale si sviluppa attorno a un cortile pubblico circolare dove sono esposte le ultime collezioni di arredi per esterni, che cambiano in base alle stagioni.

 

La fabbrica è anche un centro di esperienze aperto a tutti e un parco pubblico, ph. ©Einar Aslaksen.

 

Il layout favorisce un flusso di lavoro efficiente, flessibile e trasparente tra le unità produttive e un’esperienza di visita intuitiva da parte del pubblico. Come un diagramma di flusso, ogni lavorazione si caratterizza per uno stesso colore che contraddistingue macchinari e rivestimenti.
Esplorare The Plus è come muoversi in un arcipelago di isole colorate. L’intero processo di produzione dei mobili è al centro della scena.

 

La rete di linee simili a quelle di una metropolitana converge fino al centro di The Plus, restituendo un sistema di orientamento nello spazio e una nota di giocosità, ph. ©Einar Aslaksen.

 

Elemento distintivo dell’architettura sono le vetrate alte fino a 14 metri, 2.000 mq di sviluppo totale, caratterizzate dall’elevato grado di isolamento che garantisce la minima dispersione termica e un ridotto consumo energetico.

La trasparenza radicale invita i visitatori e gli escursionisti a osservare il processo di produzione e offre al team di Vestre il benessere di lavorare in mezzo a un bosco.

 

La mappatura sul pavimento riprende il colore distintivo di ogni area operativa della fabbrica e dei suoi macchinari, ph. ©Einar Aslaksen.

 

«Concepito come l’intersezione di una strada e di una linea di produzione, forma un grande plus che collega tutti gli aspetti della produzione. Per noi, The Plus è un esempio cristallino di sostenibilità edonistica, che ci mostra come il nostro futuro sostenibile non solo sarà migliore per l’ambiente, ma anche più bello per lavorare e più divertente da visitare» ha affermato Bjarke Ingels, socio fondatore e direttore creativo di Big.

 

 

Tutti i materiali sono stati scelti in base al loro impatto ambientale: come legname locale, cemento a basse emissioni di carbonio e acciaio di rinforzo riciclato, ph. ©Einar Aslaksen.

 

Il legno certificato adottato per la costruzione proviene dalla foresta locale. Gli alberi rimossi sono stati reimpiegati al 90% per rivestire le facciate in pino minerale norvegese carbonizzato, materiale in armonia con le colorazioni dei tronchi degli alberi secolari dell’intorno.
I metodi di costruzione e i materiali efficaci, i sistemi di raccolta dell’acqua piovana, i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, i tetti verdi, i veicoli elettrici e molto altro contribuiscono a ridurre del 90% il fabbisogno energetico rispetto a quello di una fabbrica convenzionale.

 

La terrazza-belvedere è percorribile per tutta la lunghezza dell’edificio, ph. ©Einar Aslaksen.

 

Il tetto – dove sono collocati 900 pannelli solari – è una figura complessa frutto di torsioni parametriche che si offre come una terrazza-belvedere percorribile per tutta la lunghezza dell’edificio. Mostra come le quattro ali a forma di croce non definiscano solo un hub logistico, ma un nesso strutturale di reciprocità.

Vi si accede tramite scale esterne che si sviluppano lungo le facciate della Colour Factory e Wood Factory. Ma è possibile raggiungerlo anche prendendo le ‘scale dal cortile’ elicoidali e connotate dal vivace colore giallo di balaustre e corrimani che coronano lo spazio centrale dell’experience center.

Crediti di progetto

Località Magnor, Norvegia
Committente Vestre AS
Progetto architettonico Big I Bjarke Ingels Group
Ingegneria Bollinger+Grohmann
Consulente acustico Gade & Mortensen
Consulente di fisica degli edifici Norconsult
Ingegnere meccanico, calcoli energetici Erichsen & Horgen
Ingegnere elettrico, consulente antincendio, project management e amministrazione del cantiere Foyn Rådgivning
Certificazione Breeam Nordic Architects
Ecologo Asplan Viak
Consulente geotecnico Multiconsult
Contractor ØM Fjeld
Consulente Clt Woodcon
Superficie 7.000 metri quadrati
Cronologia agosto 2020-giugno 2022

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