In una mostra al MAXXI i novant’anni dell’Istituto Nazionale di Urbanistica

Sarà inaugurata il 23 novembre prossimo, al Maxxi di Roma, la mostra organizzata nell’ambito delle iniziative di celebrazione dei novant’anni dalla nascita dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
La mostra giunge a coronamento di una serie di momenti pubblici di confronto e studio che sono stati promossi a partire dallo scorso anno.
Nel corso del medesimo periodo l’allestimento del sito dedicato ai novant’anni è stato inoltre l’occasione per organizzare e rendere disponibili materiali e informazioni.

«La scelta di non aspettare il compimento del primo secolo di vita del nostro Istituto – spiega Michele Talia, presidente di INU – non è stata dettata dall’impazienza dei suoi dirigenti, ma dalla volontà di contribuire ad un ulteriore consolidamento dell’urbanistica italiana in una fase in cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si appresta ad avviare una radicale trasformazione del Paese, e senza coinvolgere adeguatamente in questa complessa transizione i grandi temi del governo del territorio».

Adriano Olivetti (1901-1960) imprenditore e fondatore del Movimento di Comunità, "rifonda" l'INU nel 1949 e ne sarà Presidente dal 1950 al 1960.

La mostra si terrà presso lo Spazio Corner del Maxxi, e sarà visitabile fino al 19 dicembre. Sarà accompagnata da un ciclo di iniziative di approfondimento che culminerà il 16 dicembre con il convegno di chiusura.

Della mostra sarà disponibile anche una versione digitale che ne protrarranno la visita nel tempo.
Il gruppo di lavoro che l’ha messa in cantiere, coordinato da Patrizia Gabellini, è costituito da Giulia Fini, Alessandra Marin, Simone Ombuen e Vittorio Salmoni. Il progetto di allestimento è a cura di PMopenlab.

La mostra è organizzata in “Pareti” e “Isole”. Sulle prime, attraverso la timeline di Giuseppe De Luca e le bacheche, si articolerà la ricostruzione storica, mentre un video concepito da Leonardo Ciacci proporrà un racconto dei primi 60 anni, cui seguirà in un prossimo appuntamento la riflessione sugli ultimi 30 anni che hanno visto entrare nell’Istituto una nuova generazione di urbanisti.

Le “Isole”, che si staccano anche spazialmente dalle pareti, propongono la declinazione nel tempo di sei temi che mettono l’INU in relazione con i grandi cambiamenti che hanno investito città e territori in Italia e in Europa:

  • Istituzioni, Politica, Legislazione (Carlo Alberto Barbieri);
  • Forme di piano (Giulia Fini e Alessandra Marin);
  • Casa e quartieri (Laura Fregolent e Michelangelo Savino);
  • Dotazioni e servizi (Carolina Giaimo);
  • Fragilità ambientali (Francesco Domenico Moccia);
  • Disparità territoriali (Simone Ombuen).
I visitatori cammineranno su un "tappeto" che ad alcuni stimolerà il gioco del riconoscimento, ad altri muoverà la curiosità per la molteplicità dei messaggi, ad altri ancora offrirà una piacevole e riposante nota di colore.

Patrizia Gabellini, presidente del Comitato scientifico del Novantennale dell’INU, spiega: «la mostra costituisce una tappa fondamentale del nostro percorso di celebrazione e riflessione. Cronologia, Isole tematiche e Racconto video intendono restituire nel loro insieme un’immagine dell’Istituto, del suo lavoro per la costruzione del Paese. L’accostamento di questi elementi sollecita diversi modi di guardare all’INU, avendo in mente visitatori con interessi differenti».

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