Inaugurata a Lodi la Torre Zucchetti

Inaugurata oggi a Lodi Torre Zucchetti, la nuova sede di Zucchetti, primo gruppo italiano di software, un edificio di 14 piani che ospiterà circa 350 degli oltre 3.000 addetti del gruppo.

Per molti versi sorprendente, il progetto di Marco Visconti (MVArchitects) ha trasformato completamente, conservandone la struttura, un edificio energivoro degli anni Settanta rendendolo un esempio di efficienza e compatibilità ambientale già premiato con l’European Property Award e una menzione dell’American Architecture Prize 2016 per l’architettura sostenibile.

il fronte nord della torre Zucchetti inaugurata oggi a Lodi

 

Molte delle soluzioni messe a punto da Marco Visconti e messe in opera dal general contractor Ediltecno Restauri contribuiscono infine ad attribuire al complesso quel valore simbolico e rappresentativo della filosofia dell’azienda voluto dai committenti.

la gabbia frangisole di tubi in acciaio che si sporge dalla facciata nord vista dal basso, dall´ingresso principale

 

Il “pirellino di Lodi”, come era soprannominato l’edificio, visibile dalla tangenziale cittadina, è stato racchiuso in una “gabbia” frangisole in tubi curvi di acciaio, realizzata sulla base dello studio del tracciato solare e dei suoi effetti sull’illuminazione degli ambienti interni, che sul fronte nord si spinge in avanti di alcuni metri rispetto alla facciata strutturale modificando la morfologia del parallelepipedo originale.

La gabbia prosegue attorno all’involucro con elementi in acciaio verniciato, collegati a un insieme di pale frangisole costituite la tubi rettilinei in vetro, mentre la facciata opaca a sud invece è quasi interamente rivestita da pannelli fotovoltaici che con opportuna inclinazione coprono anche parte del tetto, in grado di produrre fino a 120 kWh/anno di energia elettrica.

la facciata sud della torre è rivestita quasi per intero di pannelli fotovoltaici

 

L’involucro esistente è stato reso performante con un rivestimento isolante a base di schiuma di vetro (foam-glass) al quale è applicata una lamiera in alluminio a giunti verticali.

Non indifferenti anche gli interventi di trasformazione degli spazi interni, con studi sul comfort delle postazioni di lavoro (che hanno comportato l’inserimento di ulteriori sistemi schermanti puntuali) e – a causa dei bassi spessori interpiano esistenti – gli interventi impiantistici a pavimento, l’eliminazione dei controsoffitti e la conseguenti scelte originali che hanno integrato ventilazione, sistemi di raffrescamento e illuminazione artificiale.

Rivisti tutti i percorsi interni, con l’inserimento di due nuovi corpi ascensore. L’accesso è del tutto nuovo: mentre l’accesso per i dipendenti avviene direttamente dai parcheggi al livello 0, il basamento è diventato una piastra accessibile al pubblico con una scalinata di accesso circondata da due vasche d’acqua che conduce i visitatori direttamente al livello +1.

il contatore dell´energia prodotta da fotovoltaico

 

La climatizzazione, coadiuvata da un sistema di filtrazione e ventilazione naturale, è affidata a pompe di calore geotermiche ad alta efficienza che funzionano con acqua di falda per lo scambio termico, ed è previsto il recupero delle acque meteoriche.

Anche il cantiere, gestito anche mediante software Zucchetti, era a basso impatto ambientale, in primo luogo per la scelta di evitare qualsiasi demolizione azzerando la produzione di scarti, e in secondo luogo per la scelta di fare ricorso ove possibile a materiali locali e comunque sempre provenienti da luoghi di approvvigionamento distanti non più di 350 chilometri da Lodi.

Oggi la torre Zucchetti è il primo edificio certificato Leed della provincia di Lodi

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top