Due alberi per abitante

Inaugurato ufficialmente ieri il Bosco Verticale, le torri residenziali progettate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) per l’area Porta Nuova/Isola di Hines Italia a Milano.

Alte 80 e 112 metri, le due torri – che complessivamente sviluppano una superficie abitabile di 22mila mq per un totale di 113 appartamenti – accolgono in verticale e nel centro della città l’equivalente di 2 ettari di bosco: 480 alberi di grande e media altezza, 300 alberi di piccole dimensioni, 5.000 arbusti e 11mila tra perenni e tappezzanti. Il sistema vegetale, gestito con un sistema di irrigazione automatizzato centrale e per il quale è prevista una regolare manutenzione, fa parte a tutti gli effetti dell’involucro degli edifici e ne è parte condominiale comune.

Stefano Boeri e Manfredi Catella, a.d. di Hines Italia, durante la presentazione alla stampa ieri, nella lounge della torre De Castilia di Bosco Verticale

 

Si tratta del primo esperimento di questo genere in tutto il mondo e fortunatamente l’intuizione di Boeri Studio ha trovato pieno appoggio in Hines che ha sostenuto costi non indifferenti per la sua progettazione, prototipazione, test (comprese prove di tenuta in gallerie del vento) e realizzazione dell’opera. In compenso oggi sono in molti nel mondo a guardare con interesse a questa soluzione per implementarla in altri contesti urbani ad elevata densità e con un forte tasso di inquinamento come ad esempio Shangai. La BBC, per dire, ha collocato due camere sulla vicina torre Unicredit per osservarne l’evoluzione. E il Bosco Verticale oggi è tra i cinque finalisti dell’International Highrise Award di Francoforte (i risultati il prossimo 19 novembre).

 

 

In media, ogni abitante del Bosco Verticale disporrà di 2 alberi di medio e alto fusto, 8 arbusti e 40 piante (foto ©Paolo Rosselli)

 

I vantaggi dell’involucro vegetale sono numerosi e documentabili, come il nuovo habitat per specie animali con diversi nidi di uccelli già cresciuti tra gli alberi del Bosco. La mitigazione dell’isola di calore è un altro fenomeno di notevole rilevanza: verso l’interno l’ombreggiatura e la differenza di umidità riduce fino a 2° C la temperatura, ma il beneficio si estende anche alle vicine aree cittadine. Inoltre, il fogliame ha la capacità di assorbire le polveri sottili, uno dei più pericolosi agenti inquinanti. L’impatto sul paesaggio urbano, reso gradevole dalla grande quantità di verde, diventa anche cangiante, variando di stagione in stagione secondo i ritmi di crescita vegetali.

 

foto ©Paolo Sacchi

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