LARCHITETTURA MILANESE DAL DOPOGUERRA AL BOOM

Secondo appuntamento con Milano Aperta il 20 febbraio in via Paleocapa 7, presso l’edificio costruito alla fine degli anni ‘40 dall’architetto Pietro Lingeri.

Milano Aperta è una trilogia di esposizioni dedicate all’architettura milanese dal primo Dopoguerra al boom economico organizzate da Scandurra Studio con Urbanlife.

L’occasione è data dall’inaugurazione del palazzo di via Paleocapa dopo l’intervento di riqualificazione operato su progetto dello stesso Scandurra Studio Architettura: un progetto che, oltre ad intervenire sulla facciata esterna, dà vita al giardino interno e introduce una piazzetta metafisica che accoglie i passanti lungo il percorso pubblico che conduce al vicino Palazzo della Triennale.

Via Paleocapa 7, ingresso e corte interna dopo l´intervento di Scandurra Studio (foto @Filippo Romano)

 

Tema della mostra sono noti o meno noti edifici milanesi del secondo dopoguerra ripresi in immagini storiche e fotografie odierne (riprese da Urbanfile) che ne mettono in luce le trasformazioni e gli interventi di valorizzazione. Viene così alla luce il percorso di vita degli edifici, dal cantiere all’utilizzo, e dell’evoluzione del contesto fisico, urbano e storico.

Mentre la città cresce e si modifica, cambia anche il rapporto tra edificio, contesto e soprattutto la vita e il vissuto degli spazi nel tempo.

Edificio in Piazza della repubblica, architetto ingegnere Gigi Ghò

 

Si tratta di una lettura lasciata a chi quotidianamente vive e osserva la città: in questo modo Urbanlife dà voce a un gruppo di cittadini che autonomamente vive e osserva la propria città, innescando un movimento virtuoso di partecipazione urbana.

Milano esce dal più grande conflitto mondiale completamente distrutta e si ritrova, a partire dal 1945 fino al decennio successivo, investita da una mobilitazione per l´opera di ricostruzione che riguarda l´intero Paese. Si tratta di interventi urbanistici e architettonici che hanno come obiettivo uno spirito rinnovato, incentrato sullo sforzo sociale di rinascita dalla guerra, che rinuncia alle forme magniloquenti del regime.

In questo contesto trovano spazio diverse generazioni di progettisti come Piero Bottoni, Luigi Moretti, Vico Magistretti, Armin Meili, Pietro Lingeri e Gigi Ghò (in mostra dal 20 febbraio), con un focus sugli edifici alti e a torre, che disegnano lo skyline e il tessuto urbano milanese dell´epoca.

Piero Bottoni, palazzo INA n corso Sempione

 

Insieme a Milano Aperta, Paleocapa 7 apre le sue porte a una retrospettiva dedicata all´ascensore, che quest’anno compie 160 anni e che permise di progettare e realizzare edifici alti, con un racconto curato da Urbanlife con il supporto di Kone.

La mostra rimarrà aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18.

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