La casa-gioco di Jean Verville Architectes

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A Montréal, il progetto NMBHD concepito per e con una giovane famiglia del quartiere Rosemont indaga lo spazio rimodellando la tipologia del triplex.
L’approccio ludico proposto dall’architetto Jean Verville ha permesso a Nancy-Marie Bélanger e Hugo Didier e alla piccola Jules di mettere in discussione il loro rapporto con la funzionalità, i confini e la compattezza dei loro spazi domestici.

 

L’edificio si compone di tre appartamenti distribuiti su quattro piani, ©Felix Michaud + studio Jean Verville architectes.

 

Jean Verville, con i proprietari dell’edificio, ha assemblato tre appartamenti distribuiti su quattro piani che insistono su un’area di 90 metri quadrati. Il laboratorio di ceramica del padrone di casa di 63 metri quadrati, con un piccolo giardino e una stanza da letto, si dispone su due piani; l’abitazione principale di 197 metri quadrati (e oltre 100 di giardino) si inerpica su tutti i quattro piani dell’edificio; infine, ‘l’appartamento terrazza’ occupa una porzione di tre livelli per una superficie totale di 104 metri quadrati (e 37 di giardino).

I tre volumi che compongono le differenti unità, ©studio Jean Verville architectes.

Una casa così particolare sa anche raccontare le sue diverse identità, mutevoli e sorprendenti:

Sono una combinazione di realtà familiari, un assemblaggio di frammenti del mio quartiere \ Sono un cittadino vivace, una narrazione condivisa per sfidare l’individualità \ Sono una struttura scoppiettante, testata e approvata per la sua compattezza \ Sono uno, due, tre giardini, sopra, sotto, davanti, dietro \ Sono uno studio, il più giovane del trio, una conversazione con il mio vicino di casa soriano \ Sono un appartamento con terrazza alta, un’acconciatura ben cresciuta \ Sono una casa sul lato del cortile, una torre su quattro livelli \ Sono una tunica di mattoni forati, una ghirlanda di ammiccamenti dorati \ Sono una passeggiata all’ombra, una fuga per il giardiniere \ Sono un nido familiare disinibito, un castello per bambini, giovani e vecchi \ Sono un edificio vivente…

 

L’edificio è percorso da una semplice scala in metallo bianco, ©Felix Michaud + studio Jean Verville architectes.

Negli ultimi 20 anni, Jean Verville ha sviluppato progetti che integrano nel processo di sviluppo delle architetture una forte componente ludica in sinergia con i clienti, miscelando le diverse esperienze personali in una dimensione artistica.

Vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, Jean Verville è professore alla Scuola di Architettura dell’Università di Laval, Canada, il cui direttore Jacques White spiega l’approccio di progetto di Verville: «La progettazione di Jean Verville si colloca al confine tra le professioni tradizionali e le pratiche creative multidisciplinari che ruotano intorno a queste, sfocando felicemente i confini che tendono a restringere i diversi ambiti»

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Il laboratorio di ceramica del padrone di casa è uno dei tre appartamenti, ©Felix Michaud + studio Jean Verville architectes.

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