La dedizione di Arper alla responsabilità e all’innovazione

Più di una semplice sedia: Catifa Carta è un simbolo dell’impegno di Arper per la sostenibilità e l’innovazione. È la reinterpretazione contemporanea di Catifa 53: la sedia progettata dallo studio Lievore Altherr Molina lanciata nel 2001 con grande successo era stato il primo prodotto di Arper a ottenere una certificazione ambientale. E ora Catifa Carta segna un ulteriore passo nel percorso nel business responsabile da parte dell’azienda.

Composta da 29 strati di carta tenuti insieme da resina naturale, Catifa Carta riduce significativamente il suo impatto ambientale, catturando biossido di carbonio durante tutto il suo ciclo di vita, ph. ©Alberto Sinigaglia.

La nuova sedia è realizzata in PaperShell, materiale derivato dagli scarti del legno che riduce drasticamente l’impatto della seduta sull’ambiente facendo ciò che fanno gli alberi: sequestrando anidride carbonica. Questo materiale è così solido e durevole che può diventare la scocca di una sedia, per esempio, ma anche componenti per elettronica e per automobili, snowboard e altro.

La prima Catifa era stata disegnata da Lievore Altherr Molina, studio nato nel 1991 dalla collaborazione di Alberto Lievore, Jeannette Altherr e Manel Molina, ph. ©Alberto Sinigaglia.

Arper è il primo marchio del settore del design a utilizzare per un proprio prodotto il materiale sviluppato dall’azienda svedese PaperShell che si sta impegnando a trasformare la carta in una versione più resistente del legno.

Una panoramica dettagliata delle azioni intraprese da Arper per promuovere il rispetto per il Pianeta e le persone e per implementare processi innovativi e pratiche commerciali responsabili è offerto dal Report di sostenibilità dell’azienda. Il report introduce una nuova prospettiva sull’impatto dell’azienda, misurato utilizzando la metodologia di valutazione monetaria dell’impatto, l’impact valuation. Questo metodo assegna un valore alle azioni nei confronti della società e dell’ambiente – tradizionalmente valutate in termini qualitativi e descrittivi – che ora possono essere misurate in modo diretto e tangibile.

 

Nel 2005 era stato creato il dipartimento ambientale Arper. Da allora, l’azienda si è impegnata per ottenere le principali certificazione di settore, misurando il proprio impatto e condividendo successi e difficoltà lungo il cammino.

 

Strumento utile per prendere decisioni orientate alla sostenibilità, la valutazione d’impatto viene normalmente utilizzata dalle grandi aziende. Per renderlo più accessibile alle piccole e medie imprese, tipiche del comparto arredo, Arper ha sviluppato una versione semplificata della metodologia della Value Balancing Alliance, desiderando ispirare altre aziende ad adottare questa valutazione e consentire un passo avanti a livello collettivo.

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