Nel quartiere di Ramalde, a Porto, sorge oggi un edificio che è insieme spazio pubblico e infrastruttura multifunzionale. È la nuova sede della Liga Portugal, progettata dallo studio Ooda: un volume bianco sospeso, geometrico e riconoscibile, che si inserisce con forza nel paesaggio urbano, contribuendo a ridisegnare un’area fino a oggi marginale.

Il complesso si sviluppa su una superficie di oltre 13.000 mq e ospita non solo gli uffici dell’organizzazione calcistica, ma anche un auditorium, un museo, un padiglione sportivo e un grande giardino. Quest’ultimo, che si estende sul tetto dell’edificio come una prosecuzione del parco fluviale limitrofo, funge da cerniera ecologica e urbana con il contesto circostante.

La geometria essenziale dell’architettura cela una progettazione sofisticata, pensata per rispondere a un programma complesso e a una pluralità di esigenze funzionali.
Uno degli elementi più riconoscibili è la torre cubica rivestita da pannelli esagonali in alluminio bianco che richiamano l’immaginario calcistico – la trama del pallone, la rete di una porta di calcio – e al tempo stesso dialogano con la luce naturale, generando un disegno dinamico di ombre e riflessi.

L’edificio si articola secondo una chiara gerarchia spaziale: le funzioni pubbliche si affacciano sulla piazza al piano terra mentre le attività più riservate si concentrano nei livelli superiori.
Di notte, la struttura si accende come un segno luminoso nel tessuto della città, evidenziando le linee architettoniche e rafforzando il legame visivo con il contesto.
«Fin dall’inizio – spiega João Jesus, partner di Ooda – il progetto è stato pensato per essere molto più che una semplice sede amministrativa. Volevamo creare un edificio capace di rappresentare un’istituzione, di dialogare con la comunità e di fondersi con il paesaggio naturale e urbano».

La sostenibilità è un altro pilastro del progetto. Il tetto verde e il disegno paesaggistico contribuiscono alla regolazione microclimatica e all’integrazione ecologica.
Il risultato è un’architettura che coniuga rappresentanza e apertura, istituzionalità e accessibilità, restituendo alla città uno spazio pubblico vivo e multifunzionale.
