La nuova sede della Liga Portugal a Porto firmata da Ooda

Nel quartiere di Ramalde, a Porto, sorge oggi un edificio che è insieme spazio pubblico e infrastruttura multifunzionale. È la nuova sede della Liga Portugal, progettata dallo studio Ooda: un volume bianco sospeso, geometrico e riconoscibile, che si inserisce con forza nel paesaggio urbano, contribuendo a ridisegnare un’area fino a oggi marginale.

 

La facciata a moduli esagonali bianchi richiama il mondo del calcio, evocando la texture di un pallone o la rete di una porta, mentre l’uso di vetro e fibra di vetro genera motivi geometrici dinamici che catturano e riflettono la luce, ph. ©Pedro Cardigo.

 

Il complesso si sviluppa su una superficie di oltre 13.000 mq e ospita non solo gli uffici dell’organizzazione calcistica, ma anche un auditorium, un museo, un padiglione sportivo e un grande giardino. Quest’ultimo, che si estende sul tetto dell’edificio come una prosecuzione del parco fluviale limitrofo, funge da cerniera ecologica e urbana con il contesto circostante.

 

La luce naturale ha svolto un ruolo centrale durante tutto il processo di progettazione della nuova sede della Lega di calcio portoghese a Porto, ph. ©Pedro Cardigo.

 

La geometria essenziale dell’architettura cela una progettazione sofisticata, pensata per rispondere a un programma complesso e a una pluralità di esigenze funzionali.
Uno degli elementi più riconoscibili è la torre cubica rivestita da pannelli esagonali in alluminio bianco che richiamano l’immaginario calcistico – la trama del pallone, la rete di una porta di calcio – e al tempo stesso dialogano con la luce naturale, generando un disegno dinamico di ombre e riflessi.

 

Fa parte della nuova architettura anche un impianto sportivo, ph. ©Pedro Cardigo.

 

L’edificio si articola secondo una chiara gerarchia spaziale: le funzioni pubbliche si affacciano sulla piazza al piano terra mentre le attività più riservate si concentrano nei livelli superiori.

Di notte, la struttura si accende come un segno luminoso nel tessuto della città, evidenziando le linee architettoniche e rafforzando il legame visivo con il contesto.

«Fin dall’inizio – spiega João Jesus, partner di Ooda – il progetto è stato pensato per essere molto più che una semplice sede amministrativa. Volevamo creare un edificio capace di rappresentare un’istituzione, di dialogare con la comunità e di fondersi con il paesaggio naturale e urbano».

 

Vista interna della facciata esagonale bianca che evoca la texture di un pallone o la rete di una porta, ph. ©Pedro Cardigo.

 

La sostenibilità è un altro pilastro del progetto. Il tetto verde e il disegno paesaggistico contribuiscono alla regolazione microclimatica e all’integrazione ecologica.
Il risultato è un’architettura che coniuga rappresentanza e apertura, istituzionalità e accessibilità, restituendo alla città uno spazio pubblico vivo e multifunzionale.

 

L’auditorium dell’edificio che oltre agli uffici dell’organizzazione calcistica, ospita anche un museo e un padiglione sportivo, ph. ©Pedro Cardigo.

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