La poesia dell’architettura

L´architetto paraguaiano Solano Benitez, 45 anni, è il vincitore della prima edizione del BSI Swiss Architectural Award. Figura emergente del´architettura in America Latina, Benitez ha raccolto l´unanimità dei consensi della giuria presieduta da Mario Botta che ha affermato la ricerca architettonica di Solano Benitez, elaborata in un contesto politico-economico problematico, con oggettive difficoltà operative, lontano dai processi produttivi dettati dalla globalizzazione, è apparsa di qualità sorprendente. Nella maggior parte dei casi utilizza materiali semplici da reperire localmente, che gli consentono di raggiungere forme espressive di grande impatto e dall´intensa carica poetica; la povertà dei materiali utilizzati risulta inversamente proporzionale alle emozioni che l´architettura riesce a trasmettere. I valori ambientali propri del contesto latino-americano si rafforzano nella loro identitá attraverso architetture con linguaggi inediti, nuove tipologie e inaspettate qualità abitative.
Nato nel 1963 ad Asuncion (Paraguay), dove si laurea nel 1986 alla Facoltà di Architettura dell´Università Nazionale, Solano Benitez ha vinto il Premio nacional de arquitectura 1989-1999 del collegio degli architetti paraguaiani; è stato finalista del Premio Mies van der Rohe de arquitectura latinoamericana e ha rappresentato il Paraguay alle Biennali di Venezia, San Paolo e Lisbona.

È stato invitato come docente presso numerose università. Ha fondato il Gabinete de Arquitectura, studio professionale che attualmente condivide con gli associati Alberto Marinoni e Gloria Cabral.

Il BSI Architectural Award

Se Louis Khan diceva che gli architetti incominciano a lavorare a 50 anni, il nuovo premio intende invece segnalare all´attenzione internazionale figure emergenti con lavori concreti alle spalle e meno di 50 anni di etá. Istituito dalla Fondazione BSI (Banca della Svizzera Italiana) con una dotazione di 100.000 CHF, il premio biennale é organizzato con il patrocinio dell´Ufficio federale della cultura di Berna e in collaborazione con l´Accademia di Architettura di Mendrisio.

al centro il vincitore, Solano Benitez, con il presidente della giuria Mario Botta (di spalle) e, da sinistra, il curatore Paolo Navone, il direttore dell´Accademia di Mendrisio Valentin Bearth e il presidente della BSI Architectural Foundation Felix R. Ehrat

La giuria, presieduta da Mario Botta, ha esaminato 90 lavori presentati dai 30 architetti partecipanti, segnalati da 13 advisors. Coordinatore del premio, curatore della mostra e del catalogo Paolo Navone, vice direttore dell´Archivio del Moderno.

Gli advisors della prima edizione:

  • Laurent Beaudouin (Francia)
  • Gonalo Byrne (Portogallo)
  • Alberto Campo Baeza (Spagna)
  • Massimo Carmassi e Roberto Collová (Italia)
  • Kenneth Frampton (USA)
  • Dan S. Hanganu (Canada)
  • Yung Ho Chang (Cina)
  • Kengo Kuma (Giappone)
  • Paulo Menez da Rocha (Brasile)
  • Boris Podrecca (Austria)
  • Anant Raje (India)
  • Bruno Reichlin (Svizzera)

La giuria:

  • Mario Botta
  • Emilio Ambasz
  • Valentin Bearth
  • Davide Croff
  • Zhi Wenjun
     
Solano Benitez riceve il premio


4 vigas, a Piribebuy (2000/01), é uno dei tre progetti che Benitez ha sottoposto alla giuria del primo BSI Architectural Award:

immagina un quadrato di 9 m di lato in un paesaggio molto particolare (il giardino della sua casa di campagna a Piribebuy, 84 km da Asuncin, dipartimento della Cordillera). Il quadrato è formato da quattro travi di cemento armato sorrette ciascuna da un solo pilastro. Per l´umidità delle rive del ruscello l´ambiente é ricco di vegetazione e dunque le travi s´intrecciano col folto degli alberi e con le grandi felci, senza intralciare alcuna specie.

Un lavoro di Benitez: Casa “Abu&Font” a Asunción (2006): materiali economici e un’altezza del primo piano di 5 m per proteggere dalle alte temperature di Asunción (foto Enrico Cano, ©2008)

Il lato interno delle travi é ricoperto di specchi, cosí che lo spazio definito scompare una volta che ci si trova al suo interno. Dentro il quadrato, schivando le radici, all´ombra degli alberi, carezzata dal suono delle acque, c´è una fossa, pure di cemento armato.

La tomba di mio padre. Ho affrontato il progetto sistematicamente e periodicamente nei dieci anni trascorsi dalla sua morte. E l´ho abbandonato con la medesima costanza con cui insorgeva in me la necessità di affrontarlo. Aver affrontato, lungo tutti questi anni, il tema della morte mi ha fatto attraversare tutti gli stadi immaginabili della malinconia, sola giustificazione alla mia inefficienza come architetto.

. La tomba del padre a Piribebuy, 2000-2001 (foto Enrico Cano, ©2008)

Questa la poesia contenuta in 4 travi, 4 pilastri, 4 specchi e una fossa. Questa la sensibilità di cui il mondo ha bisogno.

Il catalogo

Il catalogo raccoglie le opere dei 30 architetti che hanno partecipato al Premio, tra i quali gli italiani Alfonso Cendron di Venezia, Marco Navarra NOWA di Caltagirone e Beniamino Servino di Caserta. Un repertorio di grande interesse per l´alta qualitá di tutti i lavori selezionati.
BSI Swiss Architectural Award 2007-2008, a cura di Nicola Navone, Mendrisio Academy Press 2008, 196 pp (per ordinarlo, map@arch.unisi.ch)

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