Si chiama Torre Numero Due la nuova scultura, alta quasi tre metri, eretta nel Campus Vitra a Weil am Rhein, vicino a Basilea. L’opera di Nathalie Du Pasquier è stata inserita in prossimità della Fire Station di Zaha Hadid e va ad aggiungersi al ricco complesso di architetture d’autore e installazioni d’arte contemporanea del campus in cui sono disseminati servizi e strutture a firma, tra gli altri, di Frank Gehry, Tadao Ando, Álvaro Siza, Jasper Morrison, Herzog & de Meuron, SANAA.
Torre Numero Due è parte di un’edizione limitata creata nel 2020 da Nathalie Du Pasquier per la mostra BRIC organizzata da Mutina. Il punto di partenza della struttura sono i mattoni, elemento architettonico fondamentale e motivo ricorrente per l’artista negli ultimi anni, anche nella sua opera pittorica.
Per la mostra, Du Pasquier aveva esplorato il mattone nella sua essenza fisica e concettuale, come elemento legato alla terra e alla sua lavorazione, identificandone diversi tipi, trasformandoli, smaltandoli con colori brillanti e stratificandoli in grandi sculture formali. Rivelando la costruzione interna, l’artista attiva nuove prospettive e contrasti tra solidità e vuoto.
Anche in seguito alla collaborazione con Mutina, l’artista sta conoscendo una fase di riconoscimento e scoperta da parte di un ampio pubblico come dimostrano la mostra in corso presso la galleria milanese Antonia Jannone Disegni di Architettura e Campo di Marte, l’antologica appena conclusasi al Macro di Roma.