A Bressanone la Wunderkammer di Carlana Mezzalira Pentimalli

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Carlana Mezzalira Pentimalli ha completato la nuova sede della Scuola di musica di Bressanone (Bolzano), un’istituzione fondata nel 1961, punto di riferimento per tutta la regione. Lo studio di Treviso ha curato tutte le fasi di progettazione – dalla preliminare a quella esecutiva, dalla direzione lavori al disegno degli arredi e della segnaletica – dando vita a un edificio dal forte carattere pubblico.

 

Realizzato con un budget molto contenuto, il progetto non rinuncia alla sperimentazione formale. Con pochi elementi, materiali autentici e un sistema costruttivo semplice, lo studio ha realizzato un manufatto di grande qualità tecnica ed estetica, che rispetta la tradizione e i materiali del luogo, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Situato nella zona nord a ridosso del centro antico, l’intervento rappresenta la nuova porta di accesso alla città. Il progetto è parte integrante di un piano più ampio, che prevede a nord la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico interrato su due livelli, con un parco urbano di attraversamento in copertura. Nella parte sud sorgerà invece una piazza con un ulteriore piano interrato di parcheggi pubblici, che raccorda la strada statale del Brennero con la città storica.

 

L’edificio disegnato da Carlana Mezzalira Pentimalli si inserisce tra la vecchia e la nuova parte di una cittadina in crescita, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Dal punto di vista morfologico il progetto guarda alla città storica con i suoi princìpi insediativi reinterpretando l’archetipo del recinto.
L’intervento infatti, che mira a integrarsi nel tessuto urbano, si caratterizza per una volumetria compatta e riconoscibile, all’interno della quale viene scavato un vuoto urbano racchiuso da un recinto.

 

La Scuola di musica costituisce una nuova porta di accesso tra la città storica e una parte di città in trasformazione destinata a ospitare attrezzature collettive: sopra ai parcheggi interrati, oltre alla scuola, un parco, una piscina e una palestra di roccia, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Il volume della Scuola si sviluppa su tre piani fuori terra e una porzione di piano interrato. Per mitigare l’impatto sullo skyline della città, l’ultimo piano risulta arretrato rispetto al filo delle facciate esterne, ottenendo un effetto ottico che dissolve la percezione del costruito.

I prospetti sono inoltre concepiti come dei paramenti murari i cui trattamenti mutano in relazione al contesto per entrare in risonanza con gli edifici circostanti.

 

Nel volume compatto della scuola si apre un grande vuoto urbano, racchiuso in un recinto che si rifà ai cortili tipici della città, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Il recinto, che insieme al volume della Scuola cinge il grande spazio collettivo della corte situata a est, si configura come un volume di due piani all’interno del quale sono collocati gli elementi di distribuzione verticale e alcuni servizi alla città. In questo modo viene garantita continuità visiva tra la piazza e il futuro parco Priel, mentre la profondità di campo verso le montagne a nord e a sud dell’area non viene mai interrotta.

Pubblico e sempre accessibile, il cortile ospita una serie di dispositivi di collegamento e di servizi collettivi, come chioschi, magazzini ed elementi di distribuzione verticale.

 

Lo studio Carlana Mezzalira Pentimalli ha vinto anche il concorso per la nuova biblioteca civica di Bressanone, attualmente in fase di cantiere, ph. ©Marco Cappelletti.

 

«Una delle peculiarità del progetto è il ‘giardino della musica’, una stanza a cielo aperto finemente decorata, interna al recinto eppure esterna al volume della Scuola, che dissolve il confine tra dentro e fuori. Il tentativo, ambizioso, di addomesticare uno spazio urbano. Da qui il nome di Wunderkammer (camera delle meraviglie), in riferimento al periodo storico in cui le collezioni private si aprirono al grande pubblico, rendendo accessibili ‘mirabilia’ fino ad allora alla portata di pochi. Allo stesso modo, abbiamo inteso l’architettura come un ambito comunitario a disposizione di tutti» spiegano gli architetti Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli.

 

Le facciate esterne sono in cemento armato a vista, con l’addizione di inerti di porfido rosso e pigmenti bocciardati a mano, ph. ©Marco Cappelletti.

 

In diretta relazione con il giardino e la futura Piazza Priel, l’ingresso alla Scuola e l’ampio foyer dalla forma regolare per un immediato orientamento, si trovano a sud dell’edificio. Qui si affaccia anche l’amministrazione, interamente disposta al piano terra.

Anche l’organizzazione funzionale, insieme a quella spaziale, permette di modulare il grado di indipendenza tra la Scuola e la sala con palcoscenico, situata al piano terra e parzialmente interrata, che può ospitare concerti aperti al pubblico.

 

Le scale e gli elementi di connessione conducono alle 29 aule di musica, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Ai piani terra, primo e secondo trovano spazio 29 aule di musica. Le scale e gli elementi di connessione, pensati come un sistema continuo e coreografico a partire dal foyer d’ingresso, conducono attraverso tutti i livelli della scuola. 

Gli ambienti e gli elementi di distribuzione, così come l’ampio corridoio centrale da cui si diramano le aule, illuminato da un grande lucernario, sono stati progettati come spazi di aggregazione, luoghi di attesa, studio e incontro tra gli studenti.

 

Il foyer e gli spazi distributivi sono pensati come salotti per la città. Gli ambienti di servizio e gli spazi di filtro sono rivestiti con carta da parati di colore neutro, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Alla monumentalità delle facciate esterne si contrappone negli interni una forte ricerca di familiarità, che attinge alla memoria collettiva per i luoghi storici della città. Il grande foyer di ingresso e gli ampi spazi distributivi si presentano come generosi e accoglienti salotti per la città, all’interno dei quali ci si orienta grazie a varchi e affacci caratterizzati da imbotti di prezioso marmorino di colore grigio chiaro.

Gli ambienti di servizio e gli spazi di filtro sono interamente rivestiti con carta da parati di colore neutro, a memoria delle tappezzerie che adornano le stanze del Palazzo Vescovile di Bressanone. Gli elementi di distribuzione verticale e gli arredi integrati nell’edificio, realizzati in legno di rovere tinto scuro, richiamano le opere di falegnameria dei palazzi del centro storico della città.

Abbondante luce naturale filtra attraverso tende arricciate, con caratteristiche fonoassorbenti, dai colori pastello.

 

L’auditorium della Scuola di musica che accoglie oltre 1000 studenti, ph. ©Marco Cappelletti.

 

Interamente costruito in cemento armato a vista, l’edificio è privo di rivestimenti. Con l’addizione nel calcestruzzo di inerti di porfido rosso e pigmenti (rosso al 3% e nero al 2,5%), il complesso raggiunge una colorazione e matericità in accordo con la tradizione e i materiali del luogo.

Unico trattamento impresso alle superfici, per farle vibrare alla luce naturale, è la bocciardatura realizzata a mano di tutto l’edificio, fatta eccezione per le cornici in coincidenza delle aperture e per il cortile, interamente martellinato a mano con un motivo ripreso dalle tipiche trame locali. Una finitura di grande semplicità, che reinterpreta in chiave contemporanea le preziose decorazioni che costellano il cuore della città.

 

Le aule sono scaldate da tende arricciate con caratteristiche fonoassorbenti, ph. ©Marco Cappelletti.

Crediti di progetto

Località Piazza Priel 7A, 39042 Bressanone (Bolzano)
Architetto Carlana Mezzalira Pentimalli (Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli)
Team di progetto Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli, Giada Cattelan, Alessio Oliviero, Alessandro Zotta
Cliente Comune di Bressanone (Bolzano)
Cronologia
Concorso dicembre 2014, 1° premio
Fase di progetto 2015-2017
Fase di costruzione 2018-2021
Completamento marzo 2021
Area di progetto 6.285 mq (lordi superficie del lotto); 5.312 mq (lordi edifici)
Consulenza acustica (fase di progetto) Müller-BBM
Progetto costruttivo acustico (fase di costruzione) Studio Architetto Eleonora Strada
Progetto e direzione lavori strutture, impianti, antincendio, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione Bergmeister
Direzione lavori generale Carlana Mezzalira Pentimalli, 3M Engineering
Grafica e segnaletica Studio Mut

Carlana Mezzalira Pentimalli

ph. ©Lorenzo Mason.
ph. ©Lorenzo Mason.

Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli sono laureati all’Università Iuav di Venezia, istituto in cui svolgono attività di ricerca e di insegnamento. Dalla sua fondazione nel 2010, lo studio ha sviluppato molti progetti, tra cui Magic Carpet (secondo classificato all’Europan10 di Montreux, Svizzera), Kulturbaum (vincitore del concorso internazionale per la nuova biblioteca comunale di Bressanone), Chapeau (vincitore del concorso internazionale per la costruzione di un centro sportivo e la ristrutturazione di una sala eventi a Les Bois, Svizzera).
L’ambizione dello studio è di trasformare l’urbanistica e l’architettura in un’attività semplice, durevole, organica, precisa e necessaria, cercando di intrattenere con la tradizione un rapporto dialogico, invece di risultare sottomessa. Per Carlana Mezzalira Pentimalli ogni progetto è un’opportunità per reinterpretare uno spazio e un luogo. Vivono e lavorano tra Padova e Treviso.

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