Lastre aggettanti nel progetto di ElasticoFarm per S-Lab a Torino

View Gallery

La ricerca sulle grandi lastre avviata da ElasticoFarm per le House of Cards trova ora nuova applicazione nel progetto del S-Lab a Torino, un complesso dove l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Cnr sviluppano attività e programmi di ricerca comuni.

Il carattere puramente funzionale degli edifici industriali, le loro dimensioni e la necessità di prevedere possibili estensioni e ampliamenti per far fronte agli sviluppi industriali – o come in questo caso nuovi laboratori – conducono inevitabilmente a tipologie architettoniche e costruttive standard e a budget ridotti che generalmente si risolvono nella tipica immagine del capannone prefabbricato.
Una tipologia che, conservando la tecnologia costruttiva, ElasticoFarm qui reinterpreta operando una scomposizione dei volumi messa in evidenza con l’uso di grandi lastre colorate di cemento prefabbricato. Sbordando oltre il perimetro dell’edificio, le lastre generano un’immagine destrutturata.

In via sperimentale, alcuni dei pannelli contengono inoltre un’anima “parlante”, che si rivela solo in determinate condizioni di umidità dell’aria.

Il nuovo edificio. Sul fondo, il laboratorio preesistente, al quale il nuovo è collegato attraverso un corridoio vetrato (Ph. ©Anna Positano, Gaia Cambiaggi | Studio Campo).

Di diverse altezze, i volumi nei quali l’edificio si sviluppa riflettono il programma articolato delle attività che si svolgono al suo interno: dalla grande aula dell’officina ai più compatti spazi per i laboratori, agli uffici e alle aree di servizio. La scomposizione in volumi differenti consente altresì di mitigare l’impatto dell’edificio sull’esistente e di rapportarsi in maniera più coerente sia con l’edificio per uffici preesistente, al quale è collegato attraverso un corridoio vetrato, sia con il Parco Colonnetti confinante a sud-est, che costituisce un importante filtro naturalistico tra la zona densamente edificata di Mirafiori e quella lungo le sponde del torrente Sangone.

La posizione centrale del nuovo edificio rispetto al lotto lascia aperta la possibilità di immaginare futuri ampliamenti della struttura.

Il lotto confina con il parco Colonnetti, filtro naturalistico tra la zona densamente edificata di Mirafiori e quella lungo le sponde del torrente Sangone (Ph. ©Anna Positano, Gaia Cambiaggi | Studio Campo).

La planimetria del progetto di ElasticoFarm organizza in zone anche lo spazio esterno: l’accesso con la quinta alberata, il cortile di ingresso, il patio, il verde a sud su cui si affaccia il refettorio, la zona tecnica di servizio a est.

L’edificio è progettato per contenere al minimo i consumi energetici e sfruttare le energie rinnovabili. Gli impianti presentano un alto contenuto tecnologico per rispondere alle esigenze della ricerca, che richiede laboratori con caratteristiche molto differenti tra loro, dalle officine meccaniche fino agli ambienti a atmosfera controllata.

 

Crediti
  • Località Torino
  • Committente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
  • Progetto architettonico ELASTICOFarm
  • Gruppo di progettazione Stefano Pujatti, Alberto Del Maschio, Valeria Brero, Serena Nano, Daniele Almondo, Andrea Rosada, Monica Ierace
  • Progetto strutturale Arching Srl
  • Progetto impianti Projema Engineering Srl
  • Impresa edile Ruscalla Renato Spa
  • Impresa prefabbricatrice Alciati Srl
  • Impresa impiantistica Paolin Impianti Srl
  • Superficie del lotto 7.500 mq
  • Superficie costruita 1.776 mq
  • Costo di costruzione 1.760.000 euro
  • Cronologia 2016-2020

ElasticoFarm

Stefano Pujatti

Fondato nel 2005 da Stefano Pujatti, Alberto Del Maschio e Sara dal Gallo, attualmente ElasticoFarm ha sedi a Chieri, Pordenone e Toronto.
La ricerca dello studio si concentra sulla relazione tra le forze e gli elementi della natura, i loro effetti sull’uomo e l’ambiente costruito. Ogni occasione è motivo di sperimentazione sui materiali, la tecnologia e le forme. Ciò ha portato a un insieme di architetture e di prodotti che hanno ottenuto importanti riconoscimenti in occasione di esposizioni, premi e pubblicazioni nazionali e internazionali. Negli scorsi mesi lo studio ha completato un edificio mixed use a Jesolo Lido. Un intervento urbano esuberante e incondizionato, con il quale lo studio di Stefano Pujatti ha ancora una volta messo in evidenza la propria capacita di spingere la soluzione architettonica al di là dei confini dettati dalla consuetudine e dal conformismo.

Stefano Pujatti è stato visiting professor presso la University of Toronto dal 2014 al 2016, alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino dal 2005 al 2014 ed è stato invitato come relatore in numerose sedi universitarie nel mondo.

© 2020 IoArch. All Rights Reserved.

Scroll To Top