Rifugge dalla banalità il progetto delle installazioni luminose sviluppato da Teresa Sapey & Partners per Calle Serrano e Plaza de Oriente a Madrid, che attraverso forme geometriche e l’uso dei colori che da sempre caratterizza l’attività dello studio porta un significato di gioia e speranza per questo singolare Natale in una delle città più colpite dall’epidemia di Covid-19.
Da decenni nel mondo sviluppato il Natale era soprattutto una grande festa laica dei consumi e gli addobbi pubblici la sua manifestazione più visibile. Luminarie che, commissionate in genere dai commercianti in accordo con le amministrazioni locali, brillavano soprattutto per l’assenza di idee, nel tentativo di trasmettere un senso di opulenza ereditato dal marketing anglosassone.
Ma c’era e ancora esiste, specie nelle regioni dell’Italia meridionale e in Spagna, una tradizione di devozione religiosa che, dall’avvento della luce elettrica, si esprime anche attraverso grandi installazioni luminose.
È questa tradizione che, grazie alla flessibilità dei Led, lo studio Sapey & Partners rilegge trasformando Calle Serrano, la via dello shopping madrileno, in una sequenza di portali colorati entro i quali si inscrivono stilizzate geometrie di simboli tradizionali, ripresi anche, in forma di cubo, ai lati della strada, sopra negozi ancora in dubbio sugli orari di apertura (nella gallery, foto ©Rafael Vilallonga Hohenlohe).
Irrinunciabile, nella classica iconografia natalizia, l’albero di Natale in Plaza de Oriente disegnato da Teresa Sapey diventa una piramide intorno alla quale si avvolgono forme di cuore, forse formate da ali di angeli che scendono verso la terra.
Un messaggio di speranza e finalmente un’idea, non platealmente sponsorizzata da qualche brand del mondo globalizzato, per l’insolito Natale che ci attende in quest’anno straordinario (foto ©Rafael Vilallonga Hohenlohe).
Teresa Sapey + Partners
L’attività dello studio, fondato nel 1990 a Madrid dall’italiana Teresa Sapey e di cui da circa un anno è partner la figlia Francesca Heathcote Sapey, si fonda sulla ricerca e sulla collaborazione per dare vita a progetti di forte identità nei quali colori, pattern, textures, luce e materiali vengono tagliati su misura come nelle mani di un sarto.
Il progetto che per primo diede visibilità internazionale allo studio è l’hotel Silken Puerta de America, a cui Teresa partecipò insieme a Zaha Hadid, Norman Foster, David Chipperfield, Jean Nouvel, Ron Arad e Arata Isozaki. Tra i progetti più recenti, il flagship store di Gancedo a Madrid. Nel 2009 Teresa Sapey è stata nominata Cavaliere dell’Ordine della Repubblica Italiana dall’Ordine al Merito.