L’Italia va a Expo Osaka 2025 con la Città Ideale di Mario Cucinella

MCA – Mario Cucinella Architects ha progettato il padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025, il cui cantiere verrà avviato nel dicembre 2023.
L’Expo, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 sull’isola artificiale di Yumeshima, sarà la seconda edizione ospitata da Osaka dopo quella organizzata nel 1970.

 

Il giardino all’italiana ospitato sulla copertura del padiglione.

 

L’ambizioso (quanto tautologico e retorico) tema della manifestazione – Progettare la società del futuro per le nostre vite – che pone l’uomo al centro dello sviluppo e dell’innovazione, viene sviluppato da Mario Cucinella con la creazione di ambienti in grado di mettere in evidenza il meglio dell’inventiva, della creatività e dell’arte italiana presente, passata a futura.

La progettazione dello studio di Cucinella è partita da un’analisi delle peculiarità di Osaka, e di Yumeshima in particolare, per instaurare relazioni tra architettura e contesto, tra mare e vegetazione. Il padiglione si presenterà così come una struttura permeabile alla particolare luminescenza che il cielo assume in presenza del mare.

Nei render resi pubblici pochi giorni fa il padiglione fa pensare a una delle architetture raffigurate nel dipinto rinascimentale della Città Ideale – ma ai visitatori asiatici potrà anche ricordare il Colosseo o la Rotonda di Palladio – protetto da lame verticali a tutt’altezza di stile contemporaneo che sorreggono un’ampia pensilina a sbalzo e una copertura vegetata.

Il grande atrio porticato inquadra il volume circolare interno concepito come una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale del padiglione. Un corpo secondario posto nella parte retrostante ospiterà le funzioni accessorie.

L’esperienza interna sarà divisa in tre atti: il teatro (nell’immagine in apertura), la città ideale e il giardino all’italiana.

 

Il progetto è definito da Cucinella come un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi.

 

Nella proposta per il padiglione si è superata la logica di valutazione di impatto ambientale, tipica di un processo lineare, proponendo un approccio integrato in cui il fine ultimo non è solo la mitigazione dell’impatto generato dall’intervento, ma la promozione di un’economia circolare interna al sito.
Saranno quindi favoriti aspetti quali l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, il contenuto di riciclato, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni.

 

La piazza centrale del padiglione, il cui cantiere verrà avviato nel dicembre 2023.

 

Per la struttura, si intende privilegiare l’impiego di una delle risorse a più alta disponibilità locale, il legno proveniente da filiere locali certificate; la scelta dei materiali prediligerà la monomatericità dei componenti, per favorire il disassemblaggio riducendo al minimo la contaminazione. Una volta terminato il suo ciclo di vita, il padiglione verrà scorporato; ogni elemento verrà trasformato senza subire successive lavorazioni per potersi adattare a nuovi utilizzi e bisogni.

Al termine dell’esposizione parte dei contenuti diverrà un archivio da mettere in mostra: una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee innovative.

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