Lucio Fontana per la mostra inaugurale del Sorol Art Museum in Sud Corea

Progettato dallo studio Meier Partners, il nuovo Sorol Art Museum a Gangneung ha aperto le porte al pubblico lo scorso 14 febbraio con la mostra Lucio Fontana: Spatial Concept, curata dal Korean Research Institute of Contemporary Art in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, che ha sottolineato come questa mostra, «la prima realizzata in un museo coreano, rappresenti un momento molto significativo nella sua storia espositiva e una conferma della continua attualità di un artista rivoluzionario nato più di un secolo fa».

La mostra si concentra sull’arte spazialista di Fontana che si sviluppa dopo la proclamazione dei Manifesti (Manifesto Bianco e Spazialisti. Primo manifesto spaziale) quando l’artista cerca di incapsulare nello spazio la forma, il colore e gli aspetti scultorei del suono per estendere l’opera d’arte alla quarta dimensione incorporando i movimenti dello spettatore. Nel 1949 nasce così la serie ‘Ambienti Spaziali’ (sei quelli in mostra), che amplia il concetto di spazio utilizzando la luce.

Nella Galleria 1 del nuovo museo coreano sono presentate 21 opere fondamentali, provenienti dalla collezione della Fondazione Lucio Fontana. Le opere, realizzate dopo il 1947, anno che segna la nascita dello Spazialismo, rivelano la ricerca dell’artista all’interno del lessico spaziale. A partire dalla serie dei Buchi, il primo gesto spaziale concepito su tela, la mostra esplora la serie dei Tagli, in cui l’artista taglia letteralmente la tela con l’obiettivo di allontanarsi dalla piattezza della pittura tradizionale e di incorporare lo spazio fisico nell’opera.
Le opere in bronzo e metallo, appartenenti alle serie Natura e Metalli, mostrano anche la declinazione scultorea di questo tipo di ricerca.

 

©Museo d’Arte Sorol

 

Nella Galleria 2 e nell’atrio sono installati sei ambienti spaziali di Fontana. Le ambientazioni originali di ogni opera, dagli anni Quaranta agli anni Sessanta – compresi gli spazi e le installazioni al neon – sono state riprodotte fedelmente. I visitatori sono invitati a entrare negli ambienti ampliati di Fontana, trascendendo la materialità e immergendosi nella luce e nello spazio, diventando parte dell’opera d’arte.

 

Lucio Fontana, Ambiente Spaziale a luce rossa. 1967-2024 (©Museo d’Arte Sorol).

 

Patrocinata dall’Ambasciata d’Italia a Seoul e dall’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, Lucio Fontana: Spatial Concept è la prima esposizione nei musei d’arte coreani dedicata a Lucio Fontana (1899-1968).
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo in coreano e in inglese con testi di Sukmo Kim, direttore del Sorol Art Museum, e di Luca Massimo Barbero, consulente scientifico della Fondazione Lucio Fontana.

 

©Museo d’Arte Sorol

 

Il Sorol Art Museum, che prende nome dall’antico nome storico della zona (‘Sorol’ significa ‘villaggio con molti pini’) sorge nel Parco Gyo-dong 7 ed è composto da due piani fuori terra e un piano sotterraneo con una superficie totale di 3.221,76 metri quadrati.
Punto di partenza del progetto è il pensiero filosofico del confucianesimo coreano, che ha ispirato non solo la semplicità di forme, materiali e composizione ma anche e soprattutto il rapporto armonioso che l’edificio instaura con la natura circostante.
Configurato attorno a un cortile centrale – caratteristica ispirata all’architettura tradizionale coreana – l’edificio è organizzato in tre volumi principali: l’ala nord, un grande padiglione a sbalzo; il “cubo”, un volume immacolato che ospita una galleria e gli uffici; e un padiglione trasparente che ospita l’ingresso principale, la lobby e la caffetteria.

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