Materia, il padiglione e l’ampliamento del centro culturale QMM di Mérida
Materia, il padiglione e l’ampliamento del centro culturale QMM di Mérida
Con un progetto di architettura e di paesaggio Materia, lo studio fondato nel 2006 da Gustavo Carmona e Lisa Beltrán, ha trasformato la Quinta Montes Molina di Mérida, nel centro culturale e di arte contemporanea QMM.
Edificata nel 1906, la villa divenne un’icona architettonica e un emblema del Paseo de Montejo, il viale più noto della città. Dal 2000 il palazzo storico divenne luogo di incontri sociali e culturali e successivamente museo.
Nel giardino retrostante si era soliti installare tensostrutture temporanee quale riparo dalle piogge estive. Il primo intervento di Materia, nel 2015, è stata la costruzione di un elegante colonnato che offre riparo agli eventi all’aperto.
La pianta a C disegna una corte centrale e rappresenta al contempo la prosecuzione della villa storica verso il parco.
Al di sotto della corte si sviluppa lo spazio di una galleria d’arte.
Nel parco, davanti a un filare di alberi secolari, ha preso forma il secondo intervento, durato 6 anni, per la costruzione di un nuovo centro culturale e galleria d’arte che si sviluppa su un solo livello e al di sotto del quale trova posto un parcheggio (che rappresentava invece la richiesta iniziale della committenza).
Le funzioni del nuovo padiglione comprendono una galleria d’arte, un ristorante, una libreria, spazi per laboratori, uffici, spazi per la cucina del catering e un cinema. Sul tetto si trova anche una terrazza esterna.
Il progetto si colloca dietro una linea di alberi secolari esistenti, sostenendo l’obiettivo di non essere un oggetto, ma piuttosto una serie di spazi intrecciati da portali e soglie. Le colonne e i portici incorniciano le viste dei giardini, del padiglione e della casa, creando un cortile centrale che avvolge uno spazio pubblico.
I progettisti hanno scelto elementi prefabbricati in cemento bianco per le colonne, in combinazione con la pietra locale. La soluzione rispetta i colori chiari della villa e del contesto urbano di Mérida, dove domina il bianco.
La leggerezza del padiglione e il suo carattere etereo sono solo apparenti: tutti gli elementi sono ancorati a regola d’arte, mentre una seconda griglia in metallo sopra al tetto del colonnato fa da guida e appoggio alla copertura mobile, migliorando la stabilità strutturale.