In mostra fino al 20 novembre presso SpazioFMG per l’Architettura a Milano la mostra itinerante Migrant Garden. Untouchable Landscapes, progetto no profit curato da sette giovani architetti che indaga il tema dell’abitare contemporaneo, con lo scopo di promuovere una cultura architettonica attenta al paesaggio e alla salvaguardia dell’ambiente.
40 architetti e designer internazionali sono stati chiamati a partecipare a questa ricerca che, partendo dalle problematiche delle migrazioni forzate dei volatili dell’isola de Pinedo, in provincia di Piacenza, utilizza la casetta per uccelli come metafora architettonica per sviluppare una riflessione più ampia sul tema del nomadismo, letto in rapporto al concetto di abitare. Il risultato è un’originale esposizione che riunisce 40 diverse interpretazioni della casa e del domestico.
SpazioFMG è la prima tappa milanese di Migrant Garden, che dopo la presentazione
ufficiale al pubblico a Piacenza (presso il polo territoriale del Politecnico di Milano), si arricchisce, per questa edizione, del nuovo bird nest firmato da Bernard Khoury, l’architetto libanese a capo dello studio Bernard Khoury / DW5.
L’allestimento di Migrant Garden immagina un percorso articolato in paesaggi differenti: i visitatori sono accolti da un primo gruppo di casette disposte su di un ampio tappeto riflettente, proseguono all’interno di una foresta di piedistalli, ciascuno dei quali sorregge un bird nest, e infine raggiungono una grande parete a tutt’altezza, interamente colonizzata dai nidi.
Luca Molinari, responsabile scientifico e curatore di SpazioFMG per l’Architettura,
introduce così la mostra: «Migrant Garden è una mostra inclusiva, interdisciplinare e corale, che accoglie le riflessioni progettuali di ben 40 autori e le organizza attorno al tema comune della Casa. Le 40 model houses in mostra forniscono altrettante interpretazioni dello spazio domestico, un concetto di grande attualità e che necessita di una profonda revisione, nella nostra epoca di grandi e continue “migrazioni”. Al tempo stesso, ognuna di esse racconta il modus operandi peculiare del proprio autore, costruendo una panoramica ampia e sorprendente che abbraccia 4 continenti».
Migrant Garden. Untouchable landscapes.
A cura di Pierluigi Bardi, Stefano Madelli, Tommaso Maserati, Michel Molina, Claudia Saglimbeni, Filippo Sbalbi, Federico Zucchi.
Architetti coinvolti
- A12
- Altiplano
- Amunt
- Anna Barbara
- Atelier Branco
- Atelier Fala
- Beniamino Servino
- Bernard Khoury
- Building Building
- Bureau A
- Camilo Rebelo
- Eduardo Castillo
- Emilio Marin
- Fabio Alessandro Fusco
- Filippo Orsini
- Forma Fantasma
- Fosbury Architecture
- Francesco Librizzi
- Franco Purini
- Go Hasegawa
- Gonzalo del Val
- Juan Carlos Dall’Asta
- Marcio Kogan
- Matilde Cassani
- Michele De Lucchi
- Miniatura
- MOBO Architects
- MVRDV
- Netwerch A.D.G.
- Nieto Sobejano
- Perry Kulper
- Pezo von Ellrichshausen
- Point Supreme
- Rudy Ricciotti
- Sergio Crotti
- Laura Thermes
- Tsuneyama + Nousaku
- Unulaunu