Comune di Milano, Regione Lombardia, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e Savills Investment Management Sgr (proprietaria di una porzione di area all’interno dello scalo Farini) giovedì scorso hanno firmato l’accordo di programma per la riqualificazione delle aree dei sette scali ferroviari milanesi dismessi.
Si tratta di uno dei più grandi progetti europei di rigenerazione e valorizzazione urbana, che riguarda 1.250.000 mq di superfici incluse nei confini della città e che impegnerà Milano per i prossimi 20 anni.
L’accordo attende ora la ratifica del Consiglio comunale, chiamato a pronunciarsi entro 30 giorni, dopodichè FS Sistemi Urbani inizierà a raccogliere manifestazioni di interesse da parte degli investitori intenzionati a costruire.
Potranno farlo attenendosi agli obblighi previsti nell’accordo di programma, tra cui quello di indire concorsi pubblici di progettazione per l’affidamento degli incarichi.
Come nel precedente accordo, bocciato però a fine 2015 dal Consiglio Comunale, rimane fermo a 0,65 l’indice di volumetrie edificabili ma aumenta al 65% la superficie complessivamente destinata a aree verdi e spazi pubblici (e almeno il 50% in ciascuna delle sette aree interessate dall’accordo; per l’ex-scalo di San Cristoforo è però già prevista la destinazione a oasi naturalistica con il 100% dei 140.000 mq destinati a verde).
Sarà di conseguenza inevitabile puntare su edifici alti.
Oltre il 32% delle volumetrie complessive sarà destinato a funzioni non residenziali ma con il divieto di costruire centri commerciali e grandi strutture di vendita.
Almeno il 30% del residenziale che verrà costruito (di cui il 40% in locazione) sarà destinato ad housing sociale (23%) ed edilizia convenzionata ordinaria (7%). Per quanto riguarda l’housing sociale, saranno realizzati circa 2.600 alloggi per una superficie di 155mila m², i due terzi dei quali realizzati negli scali centrali di Farini, Romana e Genova.
È prevista inoltre la realizzazione di circa 800 alloggi destinati al ceto medio, in vendita, in affitto o in affitto a riscatto, concentrati nelle aree di Farini e Romana. La quota massima prevista per la realizzazione di edilizia residenziale libera è limitata al 38% dell’edificabile.
Risultano pressoché confermate le destinazioni delle singole aree come emerse dai workshop ai quali nei mesi scorsi ha preso parte anche la cittadinanza, mentre un’altra novità e l’impegno concreto di Fs per il trasporto pubblico, con un primo investimento di 97 milioni di euro sulla cosiddetta Circle Line, il sistema ferroviario urbano in parte esistente e per il cui completamento prevede un costo complessivo spalmato nel tempo di circa un miliardo di euro con la realizzazione di nuove stazioni e snodi di collegamento.
I lavori inizieranno con ogni probabilità dagli scali Farini (dove è previsto un parco di circa 300mila mq, terzo parco cittadino per dimensioni) con l’avvio dei primi cantieri stimato al 2021, e Romana.
l´area dello scalo Farini immaginata da Stefano Boeri
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sempre lo scalo Farini nella proposta di MAD Architects
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e in quella di Mecanoo
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Area Farini: la proposta di Benedetta Tagliabue – Embt
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e per la stessa area un render dalla proposta di Cino Zucchi (Cza) |