Aprirà a Milano un nuovo spazio, la Centrale dell’Acqua di MM, la società che dal 2003 gestisce il servizio idrico del Comune, in via Cenisio. Il progetto è di Fud e Degw, brand del Gruppo Lombardini 22, che hanno sviluppato concept e interior design, layout e physical branding.
L’obiettivo di MM era trasformare la storica centrale di Cenisio, una delle più antiche stazioni di pompaggio dell’acquedotto milanese (il progetto di Fanco Minorini era della fine dell’Ottocento), in un luogo fruibile ai cittadini, dedicato al cosiddetto oro blu, al suo racconto, alla sua tutela e ai suoi valori.
Il lavoro di Fud e Degw ha trasformato la vecchia centrale in uno spazio multifunzionale, aperto alla cittadinanza e agli studenti, dove svolgere attività diversificate: partecipare a laboratori, organizzare dibattiti, momenti di formazione, leggere e informarsi.
Il concept progettuale nasce dall’unione di due sistemi: quello architettonico della centrale e quello dell’acqua. Ne è nato un immaginario multilivello: liquido, trasparente, milanese, contemporaneo, connesso.
Un concept in cui i diversi stati dell’acqua si sintetizzano in forme grafiche e si trasformano in pattern identitari, ciascuno dei quali rappresenta un singolo aspetto della Centrale: l’architettura, l’acquedotto, il digitale.
Il progetto di ridisegno degli spazi della storica centrale di pompaggio dell´acqua di via Cenisio a Milano, dal 4 luglio diventata la Centrale dell´Acqua.Il concept e l´interior design è di Fud e Degw del Gruppo Lombardini 22 |
Dall’unione tra architettura e acqua nasce anche una nuova palette cromatica che alle diverse tonalità del blu associa il rosso dei mattoni della storica facciata dell’edificio.
Cinque le aree che compongono la user experience dello spazio di via Cenisio.
La prima, quella dell’accoglienza, dove la Reception dà il benvenuto e introduce gli ospiti agli spazi. Poi la Library, uno spazio meeting dedicato a team di lavoro, incontri per piccoli gruppi o classi e alla consultazione di libri per il prestito o l’acquisto.
La terza area è dedicata al Salone centrale, il nucleo pulsante dell’antico impianto: è qui, infatti, che si sente e si vede l’acqua di Milano scorrere. Nel vecchio locale delle pompe idriche, con appositi visori 3D, il visitatore è protagonista dell’originale operatività della centrale. Tre banner verticali riprendono i pattern degli stati dell’acqua, accompagnano il visitatore ed esaltano l’altezza e i dettagli dello spazio.
L’architettura esistente è valorizzata e resa funzionale da complementi d’arredo su misura, mentre un’immensa proiezione sulla parete centrale evoca immaginari subacquei. Dal ballatoio ci si sposta all’interno del Salone per fruire della ricchezza dei suoi contenuti: storici, fotografici, cartacei e digitali.
Una quarta area multifunzionale ospiterà eventi, townhall, conferenze, spettacoli e workshop.
Le pareti sono ricche di grafiche che raccontano la qualità dell’acqua e le analisi delle sue caratteristiche.
Un nuovo soppalco, che ospiterà mostre e installazioni temporanee, permette un sorprendente affaccio sul locale pompe. L’ultima area è quella della Virtual Reality, la dimensione più gassosa, digitale, della nuova centrale, in cui la tecnologia sorprende i visitatori e li coinvolge in una esperienza virtuale, al confine tra virtuale e reale.