Milioni di frammenti di vetro per rifare La Totalità, nel giardino Grosa a Torino

L’opera dello scultore ateniese Costas Varotsos, composta da lastre di vetro sovrapposte a spirale, nel 1999 era stata collocata a Torino al centro del giardino Luigi Martini, più noto come piazza Benefica. Nel 2017 era stata rimossa per essere riprogettata, alla luce delle innovazioni tecnologiche, e restaurata.
La nuova collocazione voluta da Renzo Piano all’interno del giardino Nicola Grosa, accanto al grattacielo Intesa Sanpaolo, la rende ora maggiormente visibile e fruibile al pubblico.
I lavori sono stati resi possibili grazie a un protocollo tra Città di Torino, Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e Intesa Sanpaolo.

 

Dettaglio dell’opera realizzata con lastre in vetro chiaro Pilkington Optifloat Clear 8 mm.

Pilkington Italia, sponsor dell’opera, ha fornito nella sua interezza il vetro chiaro scelto dallo scultore per la realizzazione.
La volontà dell’artista era quella di avere un vetro facile da tagliare e sagomare, desiderio ben motivato dalle caratteristiche finali della realizzazione: La Totalità, sostenuta da una struttura a piatti metallici totalmente celata all’occhio, è infatti costituita da milioni di elementi in vetro, disposti con andamento elicoidale a raggiungere l’altezza di 9 metri rispetto al piano di calpestio.

Le lastre in vetro chiaro Pilkington Optifloat Clear 8 mm sono state tagliate, sagomate e accostate tra loro dall’artista greco.

Il risultato finale è una scultura in grado di trasmettere, pur considerata la rigidezza dei materiali impiegati, una forte dinamicità e l’idea di un movimento plastico e fluido, grazie allo sviluppo fuori asse rispetto alla base d’appoggio. Nelle intenzioni di Varotsos, l’opera rappresenta “l’esigenza di guardare avanti, senza perdere quello che c’è dietro, una sintesi di cui oggi abbiamo bisogno”.

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