Cutwork, studio di architettura con sede a Parigi e Amsterdam, ha progettato l’unità prefabbricata prototipo PolyRoom per lo sviluppatore Bouygues Immobilier con l’intento di reinventare l’odierno modello residenziale attraverso uno spazio abitativo versatile oltre le convenzioni standard della casa contemporanea.
Il prototipo PolyRoom – di 21 metri quadrati – è uno spazio multiuso che risponde a diverse funzioni, in superfici compatte inserite in edifici con servizi all-inclusive, per soggiorni sia brevi sia a lunga permanenza, a prezzi accessibili e improntati a uno stile di vita socialmente connesso.
Il co-fondatore di Cutwork Antonin Yuji Maeno, metà francese e metà giapponese, si è ispirato al concetto giapponese washitsu, che non ha uno scopo predefinito, ma è piuttosto uno spazio che può assumere qualsiasi forma per soddisfare le mutevoli esigenze quotidiane degli abitanti. Nelle abitazioni occidentali ogni ambiente è pensato per un unico uso predefinito. Al contrario, un washitsu è una stanza aperta alla reinvenzione e all’adattamento continuo.
Ogni modulo PolyRoom ha in dotazione mobili multifunzionali e pieghevoli e sistemi di binari telescopici che collegano pareti divisorie e porte.
Un elemento chiave è il letto, l’elemento che occupa più spazio in una stanza. Nel progetto, il letto si solleva per scomparire nel soffitto, liberando la superficie per altre attività.
Le pareti divisorie scorrevoli, i contenitori e i mobili modulari multiuso offrono ai residenti la flessibilità di adattare lo spazio alle proprie esigenze.
I moduli PolyRoom possono essere costruiti in serie e impilati insieme, a formare interi complessi residenziali, realizzabili in un tempo notevolmente inferiore rispetto ai metodi di costruzione convenzionali.
Secondo Cutwork, la prefabbricazione è parte di una possibile risposta al tema dell’inurbamento. Una volta ottenuto il Permesso di Costruire, gli edifici infatti possono essere completati a un ritmo rapido, riducendo significativamente il tempo tra i permessi e l’insediamento.
«Non si tratta più della quantità di metri quadrati in cui viviamo, ma di vivere in spazi polivalenti progettati per essere riconfigurati per adattarsi a tutti i nostri bisogni intimi e sociali» dice Antonin Yuji Maeno. PolyRoom è uno strumento per «creare soluzioni abitative adattabili e flessibili in vari contesti, urbani e rurali».
Non solo. Mentre si costruiscono case per far fronte alla crescente crisi abitativa, è fondamentale reintegrare contemporaneamente la natura negli sviluppi urbani al fine di riattivare la biodiversità locale. Il progetto include balconi, facciate e tetti piantumati, completamente integrati nell’unità prefabbricata di base da cui è costruito l’edificio. Piante scelte ad hoc si adattano all’ecosistema locale, contribuendo a creare una nicchia per specie di insetti selezionate per supportare gli uccelli e la biodiversità in ogni fase della catena alimentare.
Bouygues Immobilier prevede di aprire fino a 15 siti entro il 2025 per un totale di 2.500 camere da letto a partire dal primo progetto pianificato a Bordeaux.
Cutwork
Fondato da Antonin Yuji Maeno e Kelsea Crawford, Cutwork è uno studio di progettazione architettonica con sede a Parigi e Amsterdam focalizzato su nuovi modi di vivere e lavorare. Lo studio è impegnato in architetture prefabbricate, interior design e progettazione di arredi. I progetti includono Station F di Xavier Niel, il campus per start-up più grande del mondo, Flatmates, il primo spazio coliving su larga scala a Parigi, e Cortex Shelter, un’innovativa soluzione abitativa per rifugiati.