A Treviglio, in provincia di Bergamo, nell’area precedentemente occupata dall’ex industria chimica Baslini è stato ultimato un complesso residenziale di 70 unità abitative che, con i suoi otto livelli fuori terra, si eleva al di sopra del costruito consolidato, regalando agli inquilini una vista panoramica su tutta la città.
Inserito all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana che copre un’area di 16.000 metri quadrati, l’intervento immobiliare è stato promosso e curato da Ferretticasa.
Il complesso abitativo City in Treviglio è in classe energetica A4, la più alta certificazione in termini di efficienza, ottenuta grazie all’adozione di tecnologie all’avanguardia e materiali di alta qualità. In fase progettuale, particolare attenzione è stata posta sia all’involucro edilizio, realizzato in calcestruzzo cellulare autoclavato Ytong, sia alla gestione dei fori finestra, elementi fondamentali per garantire un isolamento termico e acustico ottimale.

Un ruolo determinante è stato svolto in questo caso dai monoblocchi Presytem di Alpac installati nei 427 fori finestra dell’edificio. Appositamente progettati per evitare le dispersioni termiche e proteggere dall’inquinamento acustico, i monoblocchi Presystem hanno permesso di conseguire elevati standard di comfort indoor, contribuendo allo stesso tempo all’efficienza energetica dell’intero fabbricato.
Realizzati su misura in funzione delle specificità dimensionali di ogni foro finestra, i monoblocchi Presystem per avvolgibile di Alpac non solo aumentano le prestazioni dell’edificio, ma semplificano anche le operazioni in cantiere grazie alla prefabbricazione, diminuendo i rischi di errori e garantendo un effettivo risparmio durante i lavori sia sui tempi che sui costi di posa.

Declinabili in numerose varianti a seconda della tipologia di muratura e di tecnologia oscurante (avvolgibile, scuro, frangisole eccetera), nel progetto City in Treviglio i monoblocchi Presystem sono stati proposti in una versione speciale condivisa e certificata con l’azienda produttrice dell’involucro. La variante tecnica, in particolare, ha permesso di risolvere il problema del sostegno del serramento sulla controparete interna, avvenuto con appositi fissaggi realizzati mediante spacchi a coda di rondine con zanche appositamente dimensionate e fissate con colla per calcestruzzo cellulare.

Grazie all’approccio progettuale integrato e all’impiego di sistemi tecnologici evoluti, il cantiere ha rispettato il cronoprogramma prefissato.