178 gallerie, due nuove sezioni e numerosi progetti artistici diffusi: con le parole di Franco Battiato, esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”, da venerdì 12 aprile a Milano torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano con la main partnership di Gruppo Intesa Sanpaolo, diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi.
Più di 1.000 le opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, 10 i riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze e altrettanti i direttori di museo tra i giurati della 28esima edizione della fiera che con il titolo “no time no space” quest’anno si presenta come una ‘macchina del tempo’.
All’interno di Established, la sezione principale della fiera, trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirvali che propone 8 piccole mostre: dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli (galleria ChertLüdde, Berlino) e Francesco Gennari (Ciaccia Levi, Parigi – Milano /Zero…, Milano), agli stand dedicati ad Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero, Torino), Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery, Harare – Victoria Falls).
Sempre all’interno di Established trova spazio anche Timescape, progetto espositivo curato dalla fiera, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio per portare all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di miart.
Punto di partenza, quest’anno, il Primo Novecento. Le gallerie che vi partecipano presentano vere e proprie micro-esposizioni che arricchiscono la manifestazione con un approccio trans-storico e trasversale. Come lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) che racconta il ritratto nell’ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica (Milano) dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento Italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su Futurismo e Aeropittura.
Fa poi il suo ritorno Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie specializzate nella promozione di giovani artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami da Los Angeles, Sébastien Bertrand da Ginevra, Sans titre da Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), Ashes/Ashes (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).
All’interno delle diverse sezioni sono molte le opere di carattere museale da scoprire. Ne sono un esempio Caribbean Tea Time, uno spettacolare paravento del 1987 di David Hockney proposto da Galerie Lelong & Co. (Parigi – New York) e le due opere di Alberto Burri esposte da Tornabuoni Arte , Combustione B.A. (1960) e Combustione plastica (1957), che sono state rispettivamente protagoniste della mostra “Arte Povera” al Centre Pompidou di Parigi nel 2016 e della mostra itinerante “Alberto Burri e Lucio Fontana” che ha attraversato gli Stati Uniti tra il 1966 e il 1968. Ma anche l’installazione di Vivian Suter pensata per kaufmann repetto (Milano – New York), frutto della decennale ricerca dell’artista sulle vicissitudini della foresta pluviale del Guatemala e già al centro di due mostre presso Secession a Vienna e GAMeC a Bergamo.
Numerose anche le opere commissionate appositamente per la ventottesima edizione di miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena per Galleria Raffaella Cortese (Milano) o la performance Thyself Agency di Luca de Leva che trasformerà lo stand di Pinksummer in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”, proponendo metodi di ricerca personale volti a scardinare automatismi comportamentali.
Non mancano poi le mostre personali, come ad esempio i solo show dedicati alla ricerca pittorica di Tomasz Kowalski da Dawid Radziszewski (Varsavia) e di Lucy Stein da Galerie Gregor Staiger (Zurigo – Milano) oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra proposto da Mucciaccia Gallery (Roma – Londra – Cortina d’Ampezzo – Singapore) o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni da Marcorossi artecontemporanea (Milano – Verona – Torino – Pietrasanta – Roma).
L’Arte Moderna sarà ben rappresentata da esposizioni come “Artisti italiani nella collezione Peggy Guggenheim” (proposta da ML fine art (Milano) che vede la presenza di importanti opere di – tra gli altri – Giorgio de Chirico, Marina Apollonio, Piero Dorazio, o dalla selezione di protagonisti del dopoguerra – come Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Mario Schifano – proposta da Gió Marconi (Milano) e ispirata all’allestimento che Studio Marconi ripresentò a Eurodomus a Torino nel 1968.
Numerose gallerie hanno scelto di dare risalto in fiera agli artisti selezionati dal curatore della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Adriano Pedrosa. Ne sono un esempio lo stand monografico dedicato al giovane pittore Louis Fratino da parte di Galerie Neu (Berlino) e l’ambizioso progetto espositivo di Richard Saltoun Gallery (Londra – Roma) che porta in fiera tre artiste protagoniste della rassegna veneziana: Greta Schödl, Bertina Lopes e Xiyadie.
Rappresentano un omaggio alla Biennale anche la proposta di Galleria dello Scudo (Verona) che presenta un focus sullo Spazialismo veneziano con opere degli anni Cinquanta di artisti quali Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Renato Birolli ed Edmondo Bacci, così come il ricercato allestimento di ED Gallery (Piacenza) che presenta, oltre a dipinti e sculture, una selezione di opere che vennero realizzate dai maestri vetrai murantesi per la Biennale di Venezia del 1914.
Nel contesto della Milano Art Week, due luoghi non convenzionali saranno protagonisti di altrettante inedite collaborazioni: l’Anteo Palazzo del Cinema, con matinée cinematografiche di opere provenienti dall’Archivio Video di Careof, da alcune delle gallerie partecipanti a miart e dalle collezioni del Comune di Milano, e BiM – dove Bicocca incontra Milano, in Viale dell’Innovazione, con la prima monografica italiana dedicata a David Horvitz, a cura di Nicola Ricciardi.
Un ulteriore progetto artistico realizzato ad hoc per miart 2024 nasce dalla rinnovata partnership con il brand di moda Msgm, che ha commissionato a Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York) un’opera site specific per l’ingresso della fiera.
Gli “sconfinamenti” di miart proseguono nel campo della musica grazie all’inedita collaborazione con SZ Sugar, casa editrice musicale dedicata alla musica colta contemporanea parte del gruppo SugarMusic guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. La prima edizione della SZ Sugar miart commission, riconoscimento dal valore di 5.000 euro che proseguirà nei prossimi due anni, ha dato la possibilità alle gallerie partecipanti alla fiera di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio.
Tra le idee e le proposte ricevute e valutate da SZ Sugar con l’affiancamento di un team curatoriale è stata scelta la proposta di David Lieske rappresentato da Corvi-Mora: l’opera finale sarà presentata in fiera presso lo spazio della casa editrice musicale.
Tra premi, acquisizioni e commissioni si conferma il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012, del valore di 100.000 euro, destinato a opere d’arte per la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata nella sua sede di Palazzina degli Orafi, e che attualmente si compone di oltre 110 opere.
Nella scelta delle acquisizioni Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, sarà affiancato da una giuria internazionale presieduta da Diana Bracco e composta da Simon Castets Nicolas Trembley e Moritz Wesseler.
Sono confermati anche il Premio Herno, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group, dedicato alla fotografia, che sceglie un artista dalle sezioni Established e Portal a cui commissionare la documentazione di un polo museale con un contributo di 10.000 euro; e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, del valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.
Alla sua prima edizione il Premio Residenza 725, dal valore di 5.000 euro, che verrà assegnato alla migliore presentazione all’interno della sezione Portal, mentre si confermano anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti, che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti alla sua seconda edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, che assegna un premio del valore di 5.000 euro.
Intesa Sanpaolo, main partner di miart, presenterà nella propria area lounge la mostra “Io sono una forza del passato”, a cura di Luca Beatrice.
Importanti i rinnovi delle partnership con Maison Ruinart, con il programma Carte Blanche 2024 intitolato Conversations with Nature, e con Elle Decor Italia.
Inedita invece la collaborazione con Lotus che a miart presenta in anteprima nazionale lhypercar 100% elettrica Emeya, mentre prosegue quella con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.
Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato dalla nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività. Protagonisti della Milano Art Week 2024 saranno, tra gli altri, le mostre personali di Pino Pascali da Fondazione Prada, di Alessandro Mendini in Triennale Milano e quelle di Nari Ward e Chiara Camoni da Pirelli Hangar Bicocca; Italia 70-I nuovi mostri, il progetto a cura di Massimiliano Gioni con cui la Fondazione Nicola Trussardi torna a invadere Milano con un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti; i tre progetti espositivi al Museo del Novecento: Magali Reus. Off Script, mostra della vincitrice del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura | VII edizione a cura di Federico Giani, Masbedo – Ritratto di Città a cura di Cloe Piccoli e ancora Haris Epaminonda. VOL. XXXI: Futurism Drama a cura di Edoardo Bonaspetti.
Al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Adrian Piper con Race traitor a cura di Diego Sileo mentre alla Fondazione ICA Milano Notizia di Erika Verzutti e La casa dentro deiFormafantasma. Non mancheranno le visite guidate, i progetti speciali, le aperture straordinarie.
Molti contenuti di miart sono stati pensati come un ponte tra la settimana dell’arte e la Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie.
Ne sono un esempio l’inedita collaborazione con Fuorisalone.it, che si traduce in un’installazione in piazza Gae Aulenti dove sarà possibile assistere alla proiezione di Pov, l’opera audiovisiva realizzata da EX. (Andrea Cassi e Michele Versaci) con Giorgio Ferrero per interpretare e raccontare Materia Natura, il tema di Fuorisalone 2024.
Altro ideale punto di contatto tra arte, architettura e design è rappresentato da Talamo, la “scultura performativa” realizzata da Lemonot, piattaforma per l’architettura e le arti performative fondata da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, che stimolerà nuove forme di confronto collettivo all’interno di Base Milano.