Ovunque a casa propria, l’antologica di Ugo La Pietra che coinvolge la città

Dal 10 febbraio al 20 marzo, al Centro Trevi di Bolzano il progetto espositivo Ovunque a casa propria, sulla ricerca cinematografica e sulle sperimentazioni audiovisive di Ugo La Pietra, instancabile sperimentatore della percezione visiva. In mostra anche le videoinstallazioni contemporanee di Lucio La Pietra.

Più un happening che una esposizione vera e propria, Ovunque a casa propria è la prima antologica dei lavori cinematografici dell’artista. Il titolo è un omaggio a uno degli slogan più conosciuti di Ugo La Pietra, “Abitare è essere ovunque a casa propria”, che ricorre anche in uno dei suoi film più conosciuti, “La riappropriazione della città”, tra le periferie, la Stazione Centrale e le infrastrutture urbane di una grigia e impaurita Milano degli anni Settanta.

Ugo La Pietra, La Grande Occasione, 1973 (ph. Aurelia Raffo).

Ovunque a casa propria si focalizzerà dunque sull’esperienza sociale, il contatto con realtà marginali e la creazione di comunità per attivare un transito di comunicazione tra il linguaggio video e l’impegno sociale: quasi un ponte tra l’esperienza storica e le emergenze vive delle nuove generazioni e delle nuove povertà.

Portare i video di La Pietra a Bolzano permette inoltre alle realtà coinvolte nel progetto di rivisitare gli spazi di risulta della città, i luoghi intermedi, gli interstizi di sopravvivenza: dagli orti urbani ai luoghi di scarto dei senza tetto, ai passaggi ferroviari in disuso, dove affiora una vita intermittente e sconvolta.
Infatti Spazio5 artecontemporanea, con la direzione curatoriale di Manuel Canelles, coinvolge nel progetto dedicato a La Pietra, spazi istituzionali (Centro Trevi, Università di Bolzano) e spazi alternativi insieme alle associazioni del territorio o collettivi impegnati in un’architettura di ritorno, sviluppi di comunità, centri giovanili, luoghi di didattica istituzionali (Liceo Artistico Pascoli) insieme a progetti indipendenti, al fine di riflettere sulla portata del tema della partecipazione e attivando al contempo laboratori, talk e performance artistiche.

Ugo La Pietra, La Riappropriazione della città, 1977

In mostra anche le videoinstallazioni di Lucio La Pietra, videomaker milanese che opera nel campo delle arti visive e della produzione video collaborando con aziende, case di produzione, agenzie di comunicazione, studi di architettura, istituzioni e musei.

Il progetto, a cura di Manuel Canelles, è promosso da Spazio5 artecontemporanea e realizzato in collaborazione con TreviLab, Unibz, Liceo Artistico Pascoli, Bolzano Officine Vispa, Vintola18 Centro di cultura giovanile Cineclub Bolzano, Spazio Macello – Meta, con il sostegno della Ripartizione cultura italiana della Provincia di Bolzano, del Comune di Bolzano e della Libera Università di Bolzano.

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