Prefabbricazione in legno e tetto verde per il centro di formazione Philip Morris

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Il progetto dello studio Urban-Gap per il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, il centro del gruppo Philip Morris per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze legate all’industria 4.0, attinge al concetto di protezione e schermatura ispirato ai portici di Bologna per realizzare una particolare soluzione compositiva che definisce l’identità dell’architettura e protegge il corpo di fabbrica interamente vetrato dall’irraggiamento solare diretto.

Una pergola continua infatti fa da supporto a una pelle verde avvolgente e a un sistema di pannelli fotovoltaici integrati.

 

Il tetto giardino con un’area piantumata con varietà selezionate per una bassa manutenzione, ph. ©Oliver Jaist.

 

Lo spazio outdoor del tetto giardino completa l’edificio con un’area piantumata ad arbusti, alberi e diverse essenze selezionate per una bassa manutenzione. L’edificio si sviluppa su un solo livello di circa 1.250 metri quadrati di superficie e comprende una reception, un ampio foyer per l’accoglienza, un’aula magna per 120 persone, tre sale per training, workshop e incontri formativi adatte sia alle attività di laboratorio pratico sia a lezioni teoriche, e un asilo nido.

 

Il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences è una architettura ibrida in legno, vetro e acciaio energeticamente autosufficiente, ph. ©Oliver Jaist.

 

Gli interni si distinguono per la nervatura strutturale composta da grandi portali in legno a vista e per il doppio affaccio filtrato dal pergolato esterno.
Per meglio rispondere ai criteri di sostenibilità ambientale – l’edificio è certificato Leed Gold dal Green Building Council Italia – e condurre in tempi rapidi il cantiere, la struttura, prevista dal progetto preliminare in cemento armato, è stata invece realizzata con una costruzione snella e leggera che combina parti in legno lamellare, elementi in acciaio e una struttura prefabbricata a telaio in legno.

 

L’ossatura lignea dei pergolati continui a protezione della facciata vetrata. Nella pagina di sinistra, il prospetto est e il solaio in legno sopra il quale è stato realizzato un tetto verde calpestabile, ph. ©Oliver Jaist.

 

I progettisti, da sempre impegnati in un metodo sinceramente eco-sostenibile, hanno spiegato che «la scelta della struttura in legno è stata consapevole e naturalmente dettata dalla convinzione che si tratta di una soluzione dalle ottime prestazioni statiche e termoacustiche. L’esperienza della progettazione in legno richiede un approccio diverso, particolareggiato, attento al dettaglio e soprattutto finalizzato a ottenere un grado di prefabbricazione non comune nelle tecnologie consuete. Questo porta alla collaborazione stretta con imprese specializzate del mondo del legno: uno sforzo progettuale indispensabile che ripaga in cantiere, nelle fasi di realizzazione e nei tempi certi di consegna dei lavori».

 

L’Academy si sviluppa su un solo livello di 1.250 mq di superficie e comprende una reception, un ampio foyer per l’accoglienza, un auditorium per 120 persone, 3 sale per training, workshop e incontri formativi, ph. ©Oliver Jaist.

 

Le strategie di eco-sostenibilità adottate sono integrate tra loro: l’esposizione dell’edificio permette nei mesi invernali di godere del massimo apporto solare con ampie vetrate perimetrali, contribuendo a migliorare la performance di risparmio energetico, mentre in estate le pergole e il tetto giardino offrono isolamento termico, riducendo il calore dalla copertura.

Gli impianti seguono la stessa logica: quello fotovoltaico inserito nelle pergole assicura il fabbisogno energetico, garantendo il ricambio dell’aria richiesto, e il riscaldamento e il raffrescamento sono assicurati dal sistema radiante a pavimento in sostituzione del consueto condizionamento dell’aria.

 

Le aule godono di un doppio affaccio verso l’esterno, il perimetro vetrato continuo è protetto dall’irraggiamento diretto del sole attraverso il filtro del pergolato esterno, ph. ©Oliver Jaist.

 

Wolf Haus, realtà industriale specializzata nella costruzione di edifici e strutture in legno che qui ha agito in qualità di general contractor, ha lavorato con lo studio di progettazione, fortemente motivato all’utilizzo di materiali sostenibili, per conseguire il massimo risultato in termini compositivi, funzionali ed energetici, applicando le proprie competenze per ottenere un corpo di fabbrica versatile e orientato al futuro.

 

Grandi portali in legno a vista scandiscono gli spazi interni come il foyer, ph. ©Oliver Jaist.

 

Wolf Haus Italia: il general contractor del progetto

General contractor dell’Institute for Manufacturing Competences è stato Wolf Haus Italia. Con 30 sedi in tutto il mondo, il gruppo Internazionale Wolf System fondato nel 1962 in Austria è specializzato nella realizzazione di edifici prefabbricati in legno con certificazione antisismica e ad alto risparmio energetico. L’approccio di Wolf Haus Italia, a livello di progettazione strutturale ed esecutiva, è sempre quello di studiare soluzioni tecniche che rispettino e valorizzino le richieste compositive del progettista. Gli uffici tecnici dell’azienda hanno collaborato con Urban-Gap per sostituire il materiale da costruzione del progetto preliminare: da cemento armato a legno. Il sistema costruttivo prefabbricato misto legno-acciaio ha consentito di aumentare le dimensioni dell’edificio, mantenendo tutti i vantaggi garantiti dalla prefabbricazione; travi e pareti sono disegnate in ogni dettaglio, tagliate e preparate in stabilimento, lasciando al cantiere solo la fase di assemblaggio e la realizzazione degli impianti e finiture. Gli standard di comfort e risparmio energetico misurabili del protocollo Wolf Haus Energia Più, insieme alle certificazioni antisismiche e antidanno, alla velocità di esecuzione e al basso impatto ambientale, rendono l’edificio altamente performante e con bassi costi di gestione.

Urban-Gap

FEDERICA CECCHI VALERIO CRUCIANI founder URBAN-GAP

Federica Cecchi e Valerio Cruciani sono i fondatori di Urban-Gap, un laboratorio di architettura e design con sede a Roma. Forte di oltre 20 anni di esperienza maturata tra Italia e Stati Uniti, lo studio sperimenta nuovi habitat urbani, nell’intento di contrastare il degrado e l’inquinamento che sta minando la salute delle città e del pianeta: una visione che ha permesso a Urban-Gap di elaborare una propria identità volta alla sperimentazione dell’architettura eco-sostenibile in progetti residenziali, di spazi pubblici e per il lavoro e strategie di sviluppo urbano che si concentrano sulla rigenerazione delle città.

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