Qaammat, un punto di osservazione su un fiordo della Groenlandia
Due gusci di vetro alti su Sarfannguit per osservare il villaggio Inuit e i fiordi che si incontrano in questa località della costa occidentale della Groenlandia, dal 2018 sito Unesco.
Realizzato dall’architetto svedese Konstantin Ikonomidis e frutto di una ricerca sui materiali – in particolare sulla tecnica di incollaggio dei mattoni di vetro – condotta in collaborazione con la TU Delft, il padiglione rappresenta un gesto simbolico verso la cultura Inuit e secondo le condizioni meteorologiche assume una propria poesia e spiritualità quando riflette la luce della neve o quando immerso nella nebbia si fa evanescente.
Il punto di osservazione, come tutte le costruzioni del luogo, è ancorato alla roccia con pilastrini di ferro del diametro di 40 millimetri. Di lunghezze diverse per adattare la costruzione alla morfologia del terreno, i pilastri reggono due semicerchi di acciaio inossidabile su cui poggiano le pareti curve fatte di mattoni di vetro. La separazione delle due ‘valve’ di vetro serve da ingresso al padiglione e, dall’altra parte, da punto di vista panoramico sul paesaggio.
Progettato in collaborazione con l’Unesco, la municipalità di Qeqqata e il Sisimiut Museum, il padiglione – che ha vinto un A+Awards – è stato costruito con l’assistenza di Entreprenørpladsen Sisimiut, Jakob Olsen, Kloe Andressen, Faidra Oikonomopoulou, Telesilla Bristogianni, Elias Berthelsen, Esaias Berthelsen, Jan Baneman e completato nel 2021.
Sponsor dell’iniziativa sono stati The Nordic Institute in Greenland, la Dreyers Foundation, la ditta inglese WonderGlass, la Dow Inc e la facoltà di architettura e ambiente costruito dell’Università Politecnica TU Delft.
Konstantin Ikonomidis
Svedese, Konstantin si è laureato in architettura nel 2014 presso la Royal Danish Academy di Copenhagen. Il suo lavoro si sviluppa a cavallo tra i territori dell’architettura, dell’arte e della ricerca scientifica.
In passato ha giocato un ruolo importante nello sviluppo di un prototipo di abitazione che potesse prevenire la trasmissione della malaria nelle aree tropicali sub-sahariane. In Groenlandia ha esplorato il concetto di ‘casa’ nei suoi aspetti e significati immateriali e simbolici, scegliendo di dedicarsi alla comprensione piuttosto che alla pretesa di progettare per riformare quanto esiste.