Si chiama Renaissance City. Una smart city di 30 mila abitanti (più 10 mila utilizzatori quotidiani) che dovrebbe sorgere negli Emirati Arabi Uniti. È un progetto italiano, che porta la firma di Sirei (Stile italiano real estate industry), società di real estate, e Caputo Partnership International, lo studio di progettazione di architettura e design fondato da Paolo Caputo.
Una nuova città che, in attesa del benestare delle autorità locali, sorgerà su 290 ettari di terreno per un’operazione che prevede di realizzare numerose ville e appartamenti (13 mila in totale), uffici (260 mila mq.), una galleria commerciale – The Gallery – (300 mila mq.), alberghi (160 mila mq.) e, al centro dell’impianto urbano, la grande moschea di diecimila metri quadrati.
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| Il masterplan di Renaissance City negli Emirati Arabi Uniti sorgerà su un´area di 290 ettari |
Il masterplan prevede anche di realizzare un centro culturale dedicato all’arte, al design e alla moda – il Performing Art Design and Fashion Center – una scuola, teatri, un centro commerciale, una biblioteca, un auditorium e una serie di spazi per eventi pubblici.
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| Render del centro culturale dedicato all’arte, al design e alla moda |
Il concept progettuale intende proiettare nel futuro i caratteri e l’identità storica della città italiana e richiamare i valori sia del Rinascimento italiano sia di quello arabo dei secoli scorsi, oltre al ruolo degli stessi Emirati nel mondo contemporaneo.
L’impianto della nuova città è basato su un reticolo urbano di blocchi regolari e di differenti dimensioni, adatte a ospitare le varie funzioni. A sua volta il reticolo è ricompreso in un grande anello circolare. All’esterno del reticolo urbano, trovano spazio il business district (70 ettari), il campus universitario (40), l’Italian garden (50), un campo da golf (150) e due energy park (40).
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| Render della futura moschea di Renaissance City |


