Foreste sahariane

Il Sahara Forest Project che presentiamo in questo numero si ispira al coleottero delle nebbie della Namibia, che in milioni di anni di evoluzione ha messo a punto un sistema per raccogliere acqua dolce nel bel mezzo del deserto sottoforma di condensa depositata sul suo esoscheletro.
Anima architettonica del progetto é Michael Pawlyn, fondatore dello studio Exploration Architecture Ltd con sede a Londra, gi&aacute responsabile per Grimshaw Architects dello sviluppo di progetti come Eden Project e docente con Dayna Baumeister del Biomimicry Institute, presso lo Schumacher College di Dartington (Inghilterra).
Di fronte a una domanda in costante crescita e una sempre minore disponibilit&aacute, le riserve di acqua dolce stanno diventando un bene sempre piú raro e prezioso. L´acqua é fondamentale per la vita e la presenza di acqua dolce é una condizione necessaria per la salute e lo sviluppo di intere regioni. I metodi prevalentemente utilizzati per rifornire di acqua regioni aride sono l´iper-sfruttamento di pozzi, la realizzazione di acquedotti o sistemi di dissalazione economicamente ed energeticamente dispendiosi. Nessuno di questi metodi é comunque sostenibile nel lungo termine.
Partendo da queste premesse Michael Pawlyn con Charlie Paton (inventore e fondatore di Seawater Greenhouse Ltd) e Bill Watts dello studio di ingegneria Max Fordham LLP, ha messo a punto una soluzione non solo in grado di produrre cibo, acqua dolce ed energia pulita in regioni aride, ma anche di riforestare grandi aree desertiche. Un elemento fondamentale di questa proposta é un sistema di serre (la Seawater Greenhouse ideata e brevettata da Charlie Paton) capace di produrre acqua dolce, della quale sono gi&aacute state realizzati alcuni esemplari a Tenerife, in Oman e negli Emirati Arabi, e che emula in miniatura il ciclo idrologico dell´atmosfera terrestre. L´acqua di mare evapora da griglie e, raffrescando e umidificando l´aria, crea un ambiente ideale allo sviluppo di piante. Il vapore viene contemporaneamente raccolto sottoforma di acqua distillata.
Alla Seawater Greenhouse viene affiancata un´altra tecnologia innovativa: un generatore di Energia Solare Termodinamica (o Concentrated Solar Power – CSP). Messa inizialmente a punto dal premio nobel Carlo Rubbia, la CSP é capace di produrre energia elettrica in modo assolutamente pulito e con efficienza doppia rispetto al solare fotovoltaico. Sia CSP che Seawater Greenhouse sono tecnologie collaudate, semplici ed economicamente accessibili molto adatte per il funzionamento in zone desertiche estremamente calde e sono del tutto complementari: mentre la prima produce molto calore, la seconda lo utilizza per aumentare l´evaporazione e produrre tutta l´acqua distillata. Allo stesso tempo mentre CSP produce elettricit&aacute, le serre producono cibo, mettendo a disposizione delle coltivazioni fino a 5 volte l´acqua dolce necessaria alla loro crescita. Ció significa che il surplus di acqua puó essere utilizzato per irrigare aree esterne alle serre, per estendere le coltivazioni fuori dalle serre o innescare, attraverso interventi di forestazione, processi microclimatici favorevoli alla presenza di vita e alla riconversione di in aree capaci, attraverso la vegetazione, di compensare le emissioni di CO2. In aree specificamente individuate all´esterno delle serre, i progettisti prevedono l´impianto di Jathropa, una pianta utilizzata per la produzione di biodiesel capace di crescere in climi tanto aridi da non permettere la crescita di nessun´altra specie. Il biodiesel permette il funzionamento del sistema anche nelle ore notturne. Oltre a tutto questo é possibile estrarre dall´acqua di mare sostanze capaci di rifertilizzare i suoli desertici nonché di evitare l´impiego massiccio di antiparassitari e pesticidi.
Il Sahara Forest Project dimostra in modo molto eloquente come una progettazione attenta, tecnologicamente evoluta e soprattutto pensata come parte di un sistema complesso di interazioni a livello ecosistemico, renda possibile un processo di trasformazione i cui effetti positivi coinvolgono potenzialmente una serie estesa e concatenata di aspetti.

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