Per il secondo anno consecutivo la Scuola di Restauro di Botticino, cuore pulsante del centro internazionale di formazione e ricerca Valore Italia, conduce alla scoperta del mestiere del restauratore allestendo, per un giorno in Triennale Milano, il laboratorio Design I Care – Ci prendiamo cura del grande design italiano.
Mercoledì 9 aprile, dalle ore 11 alle ore 18, il pubblico italiano e internazionale avrà la possibilità di osservare gli studenti al lavoro su alcune delle più celebri opere del design italiano.
La macchina da scrivere Lexicon 80 di Marcello Nizzoli del 1945 (Olivetti, 1948); il televisore Algol 11 di Marco Zanuso e Richard Sapper del 1964 (Brionvega); il tavolino d’appoggio Attila di Philippe Starck del 1999 (Kartell); la poltrona Superelastica di Marco Zanuso Jr e Giuseppe Raboni del 2005 (Bonacina) e la Form di Piero Lissoni del 1990 (Kartell); le sedie Mr. Impossible di Philippe Starck del 2008 (Kartell), Sof Sof Chair di Enzo Mari del 1971 (Driade, Robots) e la Janette di Fernando e Humberto Campana (Edra); la lampada da terra Callimaco di Ettore Sottsass del 1982 (Artemide) e quella a sospensione Taraxacum di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1959 (Flos): sono queste le opere protagoniste degli interventi di analisi e manutenzioneche gli studenti eseguiranno sotto la guida dei propri docenti.

Sempre mercoledì 9 aprile, alle ore 15, una tavola rotonda con Alessandro Guerriero, fondatore dello Studio Alchimia, e l’industrial designer Giulio Iacchetti, approfondirà il tema della conservazione e del restauro nel mondo del design.
«La cura e il restauro del design – afferma Salvatore Amura, Amministratore delegato di Valore Italia – sono temi che aiutano ad accrescere la nostra sensibilità verso l’importanza del patrimonio industriale e culturale .Iniziative come Design I Care ci aiutano a trasferire la memoria e il valore del grande Saper Fare Italiano alle prossime generazioni, grazie anche alla relazione tra una grande istituzione culturale come Triennale Milano e la formazione dei giovani talenti, di cui la Scuola di Restauro di Botticino si occupa da più di 50 anni.
Oltre ai tre indirizzi di Laurea su cui siamo impegnati quotidianamente e alle iniziative scientifiche sulla diagnostica per l’arte, il sostegno di Fondazione Cariplo ci permette di portare all’interno delle attività didattiche della Scuola di Restauro di Botticino il tema del contemporaneo e la cura delle grandi collezioni del design italiano, che oggi sono gestite con grande attenzione dalle istituzioni, sia pubbliche che private, coinvolte nel nostro progetto Design I Care».