Oggi si è riunito il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione La Triennale di Milano e ha nominato all´unanimità come Presidente l’architetto Stefano Boeri, che resterà in carica per quattro anni.
Gli altri membri del consiglio sono Lorenza Bravetta, Vincenzo Ugo Manes, Roberto Maroni, Carlo Edoardo Valli, Elena Vasco, Elena Tettamanti, Alberto Artioli e Antonio Calabrò.
Nato a Milano nel 1956, Stefano Boeri si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1980 e nel 1989 consegue il dottorato di ricerca in Pianificazione Territoriale all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Professore Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, ha insegnato come guest professor in diversi atenei internazionali. È stato progettista e membro del comitato scientifico dello Skolkovo Innovation Center, polo di alta tecnologia nei pressi di Mosca e oggi dirige il Future City Lab della Tongji University di Shanghai, programma di ricerca post-dottorato dove si anticipa la mutazione delle metropoli planetarie.
Assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 2011 al 2013, dal 2015 fa parte del comitato scientifico della Galleria degli Uffizi di Firenze insieme a Davide Gasparotto e Carl Brandon Strehlk. Direttore di Domus (2004-2007) e Abitare (2007-2011), Boeri ha pubblicato articoli e numerosi libri.
Nel 1993 ha fondato Multiplicity, un’agenzia di ricerca che coinvolge artisti, fotografi, analisti e indaga le relazioni tra geopolitica e urbanistica sviluppando progetti di ricerca – Use-Uncertain states of Europe (2000); Solid Sea, indagine sui flussi migratori nel Mediterraneo (2002); Road Map (2004-2007) – con cui l’agenzia ha partecipato a mostre e Biennali nel mondo.
Stefano Boeri fonda nel 1999 Boeri Studio, insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Nel 2008 nasce Stefano Boeri Architetti (che ha come partner fino al 2016 Michele Brunello). Nel 2013, con Yibo Xu, fonda Stefano Boeri Architetti China, con sede a Shanghai.
Il lavoro dello studio spazia dalla produzione di visioni urbane alla progettazione di architetture e spazi aperti, tra cui diversi waterfront, come Napoli, Trieste, Genova, La Maddalena, Doha, Marsiglia e Salonicco, con un costante focus sulle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani.
L’attenzione al rapporto tra città e natura sfocia nell’ideazione del Bosco Verticale, primo prototipo di edificio residenziale sostenibile con facciate ricoperte di alberi e piante, modello di riforestazione metropolitana che concepisce la vegetazione come elemento essenziale dell’architettura.
Realizzato a Milano nel 2014, il Bosco Verticale riceve numerosi riconoscimenti internazionali, come l’International Highrise Award nel 2014 e il Best Tall Building Worldwide del Ctbuh nel 2015. Con l’introduzione del concetto di biodiversità in architettura, Boeri lavora allo sviluppo del modello milanese e della forestazione urbana fino a presentare il progetto di Città Foresta alla Conferenza Internazionale sul Clima COP21 a Parigi nel 2015, inserendosi tra i principali attori del dibattito sul climate change nel campo dell’architettura internazionale. Progetti basato sul concetto di Bosco Verticale sono oggi in studio e in costruzione in Cina, India, Sud America e numerosi Paesi europei (Olanda, Francia, Belgio, Svizzera). Il progetto pioneristico di una vera e propria Città Foresta a Lishui in Cina è stato di recente ripreso dai media di tutto il mondo.
Il nuovo consiglio di amministrazione di Fondazione Triennale al completo (foto Gianluca Di Ioia) |