Sono 33 i progettisti presenti in Supermostra24, che si apre domani 8 marzo alla Casa dell’Architettura con il convegno ‘Visioni al femminile’, curato dalla commissione Parità di Genere dell’Ordine degli Architetti di Roma (ore 15).
Curata da Luigi Prestinenza Puglisi e da Ilaria Olivieri, Supermostra è un progetto itinerante e in costante evoluzione che mira a esplorare quanto di nuovo avviene nel panorama architettonico nazionale. Come già Supermostra22, che si è appena conclusa, anche la mostra che si inaugura domani è parte di un insieme di attività che si svilupperanno per almeno un decennio e con diversi media tra cui IoArch.
Il titolo, come scrive Luigi Prestinenza Puglisi nell’introduzione al catalogo, «richiama un’altra mostra, Superarchitettura, svoltasi nel 1966 e nella quale si presentava il lavoro di Archizoom e Superstudio. E in effetti, vi è un simile desiderio di presentare quanto di nuovo si muove nel panorama nazionale, anche se certamente le poetiche di riferimento sono cambiate».
Al contrario delle mostre di architettura che si inaugurano, rimangono aperte per un certo periodo di tempo e alla fine si esauriscono in un vago ricordo e un catalogo, Supermostra vuole durare. E per farlo, evitando il rischio della ripetizione, ha un progetto di accrescimento e trasformazione nel tempo: diventare un osservatorio. Non è, insomma, limitata ai 33 progettisti di Supermostra24. Inoltre, durante ogni tappa, Supermostra diventerà un pretesto per attivare il dialogo con i progettisti locali selezionati attraverso call aperte, invitandoli a presentare i loro lavori.
Le mostre, pur non avendo restrizioni di alcun tipo, puntano e punteranno a coinvolgere i talenti più giovani e meno noti, evitando ogni barriera di genere. L’intenzione è cercare di individuare, attraverso sensori selezionati nel panorama architettonico, cosa sta covando sotto la cenere.