Dialogare con il mondo in trasformazione. Aprirsi alla città. Costruire giorno per giorno una comunità, vicina e lontana, virtuale e reale, è da sempre l’intento del centro culturale milanese BASE. Volontà rafforzata oggi con l’installazione site specific dell’artista e poeta scozzese Robert Montgomery posta sul grande portone di ingresso di via Bergognone 34.
Affacciata sulla soglia dell’ex Ansaldo, la scritta luminosa The future is an invisible playground è una poesia che parla di futuro e di sfida, e rappresenta allo stesso tempo la connessione tra un dentro e un fuori, tra una città e un ecosistema, quello di BASE, che dalla soglia dialoga con la piazza e guarda al mondo e a quanto stiamo vivendo in questo momento.
Robert Montgomery da anni lavora per e con lo spazio pubblico, mescolando forma, luce e linguaggi, disseminando parole luminose, poesie di fuoco e manifesti. Il suo lavoro coinvolge e attiva luoghi urbani, regalando alla città spunti di riflessione sulla contemporaneità.
Spiega l’artista: «Con l’emergenza Covid ci troviamo in un momento in cui il nostro presente appare molto difficile, e anche in un certo senso stranamente congelato. Per questo ho voluto creare per BASE un’opera che parla del futuro e rappresenta il mondo che ritorna in vita. Non sappiamo quel che ci riserverà il futuro, ma sarà nostro, e potrà essere positivo se lavoriamo insieme affinché lo sia. Questa è una ‘light poem’ dedicata all’inverno e al solstizio per segnare la transizione dal 2020 al 2021. Con questo passaggio dall’oscurità verso la luce, spero che riusciremo a risollevarci dopo tutte le sfide del 2020, e a cogliere nel 2021 la possibilità di cambiare il mondo in meglio, di mettere al primo posto l’ecologia e l’uguaglianza, e di costruire un nuovo mondo, fondato sulla gentilezza».
L’installazione site specific dell’artista scozzese inaugura la nuova programmazione artistica di BASE In-Between, che vedrà la collaborazione con artisti nazionali e internazionali, chiamati a lavorare intorno al concetto di ‘porosità’. Chiuso o aperto, pubblico e privato, centro culturale e città, casa e soglia, limite e sconfinamento: BASE con la sua nuova programmazione vuole re-immaginare gli ‘spazi tra’, i luoghi di scambio e contatto, il loro significato.