Ricorda qualcosa, il rivestimento del nuovo volume aggiunto all’edificio del vecchio municipio di Weert, nel 1982 trasformato nel museo della cittadina del Limburgo, tra Eindhoven e Maastricht, In questo caso non si tratta però della foglia d’oro di Koolhaas per Prada a Milano bensì di un involucro di pannelli Tecu Gold, una lega di alluminio e rame riciclati il cui colore giallo dorato non si altera nel tempo.
La nuova facciata copre la parte posteriore dell’edificio storico, risalente alla metà del XVI secolo e piuttosto malandata, e presenta a ogni livello una sorta di imposte fuori scala aperte a 90 gradi su grandi ‘finestre’ attraverso le quali si intravedono dall’esterno alcuni degli oggetti custoditi nel museo.
Altre simil-finestre sono invece mezzi multimediali di informazione.
L’ampliamento è stato, per lo studio di Maurice Mentjens che ha progettato l’intervento, anche l’occasione per realizzare un nuovo riconoscibile ingresso: un portale dorato che, direttamente al livello della strada, facilita l’accesso alle persone con handicap fisici.
Quello ufficiale, realizzato nel 1913 in pomposo stile neo-rinascimentale, che si apre sulla piazza del centro storico di Weert rimarrà in uso solo per cerimonie ufficiali.
Di ridotto spessore – un millimetro – le lastre di Tecu Gold sono state irrigidite piegandole sui bordi e soprattutto incollandole a pannelli isolanti di 20 mm di spessore. In questo modo l’intero rivestimento, e in particolare le ante aperte, assume un carattere il più possibile simile alla solidità di muri, pareti e autentiche imposte.
Il fatto che il nuovo volume in pannelli giallo oro sia ben visibile provenendo dal vicino shopping mall e risulti nascosto osservando l’edificio storico dalla piazza crea un’interessante connessione urbana tra elementi moderni e il tessuto medievale della città.
L’intervento, che ha comportato un attento restauro dell’edificio originale, ha riguardato anche gli interni, riportando all’antico splendore le decorazioni e soffitti in rovere e adattando all’uso museale il piano attico, ora raggiungibile da una bianca e stretta scala contemporanea inserita al secondo piano, con un’operazione quasi chirurgica, nel vano scala esistente.
Mentjens ha progettato il nuovo allestimento espositivo con vetrine, arredi e rivestimenti disegnati ad hoc.
Mentre la collezione permanente del museo – in prevalenza oggetti di arte locale e religiosa, dal diciottesimo al ventesimo secolo a Weert operava Esser Art Workshops, uno dei principali produttori olendesi di oggetti d’argento per le chiese– è esposta al primo piano e al nuovo piano attico, il piano terra ospita esposizioni temporanee di arte contemporanea.
Il piccolo – solo 1.134 metri quadrati la superficie calpestabile – W Museum è stato riaperto nella nuova configurazione il 3 maggio 2022.
Maurice Mentjens
L’interior designer Maurice Mentjens è un narratore che traduce le sue suggestioni visuali in progetti caratterizzati da un approccio su più livelli e da una grande attenzione ai dettagli, alla creatività e alla qualità estetica.
Lo studio progetta principalmente interni su misura di alta qualità e oggetti d’arredo ad essi correlati per negozi, ristoranti, uffici e musei. Tra i suoi clienti figurano il Bonnefantenmuseum di Maastricht, il Frans Hals Museum di Haarlem, l’azienda Post Panic di Amsterdam, la sede di Dsm a Heerlen e l’aeroporto di Amsterdam Schiphol. Maurice Mentjens ha vinto tre Dutch Design Awards e tre German Design Awards.