Da area degradata a polo di attrazione e distretto futuristico: é la scommessa milanese per l´area di via Stephenson, alla periferia nord-ovest a ridosso del sito Expo. Una zona che si sta rapidamente trasformando con l´avvento della multisala Certosa progettata dall´architetto Giancarlo Marzorati (oggi Uci Certosa), del grattacielo di Alleanza Assicurazioni e della torre, in costruzione, dell´hotel Bh4 del Gruppo Boscolo, nuovamente dell´architetto Marzorati. Un progetto che nel giugno 2009 gli ha fatto meritare il Real Estate Award, ?Mattone d´oro?, quale ?migliore progetto turistico alberghiero?. La torre che si eleva per 91 metri poggia su una piattaforma circolare di 44 mt di diametro; la superficie totale della struttura é di 145mila mq per le diverse funzioni fuori terra e si fonda su palificazioni di supporto di una platea in cemento armato sulla quale si elevano i pilastri verticali di forma circolare in acciaio e cemento armato gettati in opera. Gli impalcati di orizzontamento in cemento armato pieno fungono da barriera acustica tra i diversi livelli con l´abbinamento a corposi materassini in lana di roccia e sottofondi coibenti. In sommitá, la copertura dell´ultimo livello si estende oltre la dimensione del parallelepipedo sottostante con un brie-soleil realizzato con doghe di alluminio sagomato. Le facciate sui quattro fronti sono risolte da superfici costituite da vetri fra loro complanari, serigrafati con toni verde-azzurro e righe di diversa larghezza che si interrompono appena per consentire le finestrature delle camere. Una tecnica di ?cellula? prefabbricata consente un montaggio veloce senza l´ausilio dei ponteggi: gli elementi sono completi di controparete interna in lamiera con coibentazione in fibra di grande spessore. Il comfort della camera é raggiunto con elevate qualitá di isolamento termico e acustico, con doppie pareti tra le camere e verso i corridoi con coibentazioni a diversa intensitá, isolamento pavimenti, soffitti con altrettanta qualitá. In facciata sono ricavate nicchie con rientri vistosi dal paramento esterno che diventa a vetrata complanare sempre del tipo a doppia camera, che denunciano all´esterno le posizioni di suite a due livelli con i soffitti in Alucobond rossi ben visibili a sottolineare marcatamente l´episodio. Anche l´immagine notturna é stata oggetto di una progettazione accurata al fine di prevenire in corrispondenza delle nicchie l´illuminazione che dilava la facciata verso l´alto con sistemi a led capaci di variazione cromatica a incrementare l´effetto suggestivo. Ai primi tre piani, la facciata del corpo circolare é completamente in vetro con a vista la struttura a croce (losanga) in acciaio posta all´esterno dei vetri e ricoperta in Alucobond colore acciaio. Le scale di emergenza per lo piú esterne, sono in acciaio zincato e rinchiuse da superfici in alluminio poi ricoperte con essenze rampicanti (edera, ampelopsis). Il verde arreda e completa l´esterno del piano terra nella zona di arrivo, della ristorazione esterna, delle alberature che preludono la piazza. La pensilina d´ingresso é disegnata come una grande foglia con un´asta di supporto infissa al piede in colore rosso.
Livelli e servizi
L´edificio si compone di due livelli interrati destinati a parcheggio e a spazi di servizio. Sopra, una ?piattaforma circolare? comprende i primi tre livelli destinati all´attivitá di ricevimento, di accoglienza e congressuale. Al piano terra si trovano la hall e i supporti di attesa, di servizio e di intrattenimento nella lobby che collega autonomamente i due livelli superiori di convegnistica, nonché la parte destinata alla ristorazione. I due piani sovrastanti comprendono 6 sale meeting da 30 a 150 posti con la possibilitá di unirle per esigenze di maggiore pubblico. Al terzo piano si trovano inoltre la Spa e uno spazio benessere, mentre il superiore livello piloty sfrutta la piazza di copertura del volume circolare con finalitá di intrattenimento in un roof garden accogliente e discreto rispetto alla quota esterna. In continuitá, l´elevazione del corpo verticale delle camere si eleva per 16 piani, ciascuno dei quali ospita 20 camere con eccezione per i livelli con le suites e con camere particolari. Sulla sommitá é presente il bar ?belvedere? che spazia la vista della cittá, dal suo simbolo, la ?Madonnina?, alle montagne che incorniciano la pianura. Meritano una nota gli aspetti di rispetto ambientale e risparmio energetico che connotano la struttura. Pozzi che raggiungono la prima falda d´acqua sfruttano la temperatura di prelievo e di restituzione e mediante pompe di calore permettono di raggiungere la temperatura necessaria per i fluidi primari di alimentazione, sia calda sia fredda in base alle stagioni.
Committente Alinvest
Progettista: Arch. Giancarlo Marzorati – Sesto San Giovanni (Mi)
Direzione lavori Egm Global Services & Consulting
Prog. strutture ing . Stefano Rossi – Milano
Progetto impianti Texer – Milano
Progetto acustico Biobyte – Milano
Impresa costruttrice: Edilbasso – Loreggia (Pd)
Facciate: Permasteelisa Group – Vittorio Veneto (Tv)
Impianti termici, elettrici: Alpiq Holding – Svizzera
Rivestimenti e pavimenti: Liuni – Milano
Strutture metalliche: Mc Master – Caselle dal Tivole (Tv)
Cartongessi: Atir – Chiesina Uzzanese (Pt)
GIANCARLO MARZORATI
Architetto sestese di nascita e professione, si laurea al Politecnico di Milano. La sua progettazione architettonica pone particolare attenzione alla ristrutturazione di edifici storici, al disegno di spazi d´interesse collettivo e di intrattenimento e agli ambienti di lavoro. Tra i suoi progetti; lgli Auditorium di Milano, Bologna e di Courmayeur, la sede di Impregilo spa, il ponte sul Po a Castelvetro (il piú lungo d´Italia ad arco) e il riuso di capannoni dell´acciaieria Falck. Non puó mancare nell´elenco la sede del dipartimento della comunicazione dell´Universitá Statale di Milano.