Un hub logistico formato XXL vicino a Novara

Probabilmente ha a che fare con il recente annuncio del gruppo Kering di spostare dal Canton Ticino all’Italia parte delle proprie attività la presentazione, ieri, del nuovo polo logistico LCP Trecate XXL, in provincia di Novara.

L’operazione – che prevede un investimento di oltre 175 milioni di euro per la sola parte fondiaria, edilizia, viabilistica e gli oneri di urbanizzazione – è promossa da Logistics Capital Partners, importante società di sviluppo e gestione di moderni magazzini logistici in Europa che in Piemonte ha già completato i progetti di Vercelli e Torrazza Piemonte per Amazon e che ha affidato la progettazione del complesso di Trecate all’architetto Marco Facchinetti e al suo team dello studio di architettura The Blossom Avenue.

LCP Trecate/Novara XXL, nelle parole di Andrea Benvenuti, managing director for construction & development di LCP «si inserisce nella più ampia strategia di sviluppo di LCP a livello europeo che vede in questo momento importanti investimenti in Italia, Francia, Spagna, Olanda e Belgio. Dopo le realizzazioni per Amazon a Vercelli e Torrazza Piemonte, LCP è orgogliosa di proseguire il proprio sviluppo in Italia, e in particolare in Piemonte, con un progetto così ambizioso e ricco di contenuti architettonici, tecnologici e ambientali. Inoltre la collaborazione con le autorità locali e il loro costante supporto sono stati fondamentali e uno dei fattori determinanti per la sua fattibilità».

Collocato in posizione strategica, lungo il corridoio europeo V e a soli 7 chilometri di distanza dall’autostrada A4 Torino-Milano, il progetto consta di tre edifici, per una superficie coperta complessiva di oltre 200.000 mq.

I primi due edifici, per un totale di 162.235 mq, la cui costruzione viene avviata ora per essere consegnati entro i primi mesi del 2020, saranno completamente personalizzati in ottica “built-to-suit”, sulla base delle richieste specifiche del cliente (con cui LCP ha già firmato un contratto di locazione a lungo termine).

Il terzo edificio, situato nell’area della città di Novara e con una superficie di 48.656 mq, sarà costruito nel corso del 2020 ed è disponibile per la locazione.

 

Così come è innegabile la crescente importanza della logistica nell’epoca del just-in-time e del commercio elettronico, allo stesso modo l’architettura non nega la superimposizione di un complesso di così vasta scala nel tradizionale paesaggio agricolo della zona.

Come spiegava ieri l’architetto Facchinetti «La logistica, articolata come quella in costruzione a Trecate, è una delle funzioni del nostro tempo: per le caratteristiche e le dimensioni, giocare tradizionalmente di riduzione o mitigazione dell’impatto era impossibile e avrebbe portato a scelte sbagliate per il progetto. Ho scelto di giocare con la pulizia e la schiettezza delle linee e dei volumi, scoprendo che il paesaggio del Novarese e di quel tratto di territorio a Trecate è un po´ cosi, con linee orizzontali profonde, orizzonti lontani e aperti, riflessi di luce quando i campi sono allagati per la coltura del riso.

«Per le altezze richieste dalla funzionalità del progetto ho ribaltato la pulizia delle linee in verticale, disegnando volumi pieni, netti, sinceri, e scuri grazie ai rivestimenti in alluminio color antracite. Un contrasto visivo, ma all’interno della geometria semplice e lineare del paesaggio. Abbiamo lavorato ancora sulla linearità con il progetto di paesaggio, capace di ricostruire le linee ricorrenti della centuria romana, ben presente in questa zona, marcandola con alberi e filari e intersecando la giacitura degli edifici.

«Non si trattava solo di lavorare inserendo gli edifici nella logica del territorio, ma di comprendere le delicate relazioni tra l’essere una funzione tipica dei nostri tempi, la durata più lenta e lunga dei processi di costruzione del paesaggio e la velocità delle trasformazioni che caratterizzano queste attività, che renderà magari diversi i bisogni di domani. Tre tempi diversi, da armonizzare con un progetto flessibile in ogni sua parte, dalla pelle smontabile e adattabile alla capacità di dialogare con il sottosuolo in modo produttivo, grazie all’uso della geotermia. Il progetto intesse un dialogo profondo con il territorio, articolato e colto, sulle corde del paesaggio, sui tempi delle trasformazioni, sul consolidarsi della logistica come vocazione dei territori del Novarese».

Il nuovo hub logistico si pone come obiettivo l’ottenimento della certificazione Leed, che ambisce al livello Gold per la parte A e Platinum per la parte B, nonchè la certificazione secondo il Protocollo Itaca.

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