UNA MOSTRA PER LOPERA DI PIERLUIGI GHIANDA

Dal 4 maggio all’8 giugno, la galleria Fatto ad Arte di via della Moscova a Milano presenta la mostra Les boites en bois. Contenitori in legno,  un  omaggio a  Pierluigi Ghianda, con opere del maestro ebanista provenienti dalla collezione privata della gallerista  Raffaella Fossati.

Ghianda, artista del legno e “vecchio falegname della Brianza” come lui stesso amava definirsi, è stata una figura chiave del made in Italy, perché ha saputo coniugare la tradizione dell’artigianato artistico italiano con l’innovazione del  disegno industriale che, proprio negli anni’60, si  stava sviluppando, collaborando nel corso del tempo con i grandi nomi del design italiano. La mostra racconta dell’incontro professionale e umano di Pierluigi Ghianda e Raffaella Fossati che risale proprio a quel 1998 in cui la galleria Fatto ad Arte aprì i battenti a Monza, non lontano dalla bottega Ghianda di Bovisio Masciago.

Un incontro che si era concretizzato in una serie di iniziative (come la mostra del 2000 alla galleria o quella organizzata dalla regione Lombardia e curata da Ugo La Pietra e da Fatto ad Arte) e incontri dedicati ai giovani e alla loro formazione negli allora istituti d’arte, a cui partecipò lo stesso Pierluigi, non solo come massimo esperto del legno, ma come amante del lavoro artigiano e della cultura  legata ad esso, credendo fortemente nell’importanza della formazione nel campo dell’artigianato di eccellenza.

Da quel momento nacque in Raffaella Fossati collezionista l’amore per le creazioni di Ghianda che nel corso negli anni ha raccolto e che oggi espone. In mostra una serie di piccoli oggetti della bottega, preziosissime scatole che riassumono nella  loro diversità di forme, di essenze usate e di usi, tutta la sapienza, la maestria e l’inventiva, la voglia di sperimentare, giocare e stupire del maestro Ghianda, che sempre lo hanno caratterizzato.

Una delle numerose scatole di Pierluigi Ghianda esposte alla galleria Fatto ad Arte di Milano

Le scatole esposte sono quasi oggetti magici, fatti di incastri e stanze segrete che  Pierluigi Ghianda ha creato per lasciarci tutti a bocca aperta. Sono scatole per conservare le memorie più intime e come tali, oggetti unici rari e preziosi. Questa mostra è emblematica del percorso di valorizzazione delle arti applicate che da più di vent’anni caratterizzano l’attività della galleria Fatto ad Arte ed è intimamente connessa alla sua storia, dalla sua nascita ad oggi, confermando  l’impegno costante nel riportare all’attenzione del mondo del design il sistema dell’artigianato artistico italiano.

Pierluigi Ghianda, morto nel 2015, al lavoro nella sua bottega

Ghianda, chiamato anche il poeta del legno, morto nel 2015 all’età di 89 anni, ha lavorato per architetti e designer famosi come Aulenti, Cini Boeri, Castiglioni, Bellini, Cibic, Sottsass e molti altri. Il capolavoro artistico di Ghianda è sicuramente Kyoto: un tavolo generato da 1705 incastri esposto al MoMa di New York. Le sue opere sono state richieste dalle firme più prestigiose: Hermes, Rolex, Knoll, Rosenthal, Dior, Memphis, Rochas, Pomellato, De Padova, Loro Piana.

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