Un’architettura silenziosa che diventa parte del paesaggio

«L’architettura è come un accento sulle parole di una poesia, come una virgola o un punto interrogativo, ma mai la poesia stessa. La poesia è già scritta dai pini, dalle querce, dalla acacia, dalle lucciole, dalla strada, dal recinto, dal pozzo d’acqua del vicino, dalla terra, dal frutteto e dall’usignolo».

 

 

Foto area della casa progettata da HW Studio, ph. ©Dane Alonso.

 

L’immersione nella natura è il tratto distintivo del progetto residenziale, denominato The Hill in Front of the Glen, firmato da HW Studio nei dintorni di Morelia, nel Messico centrale. Basso, l’edificio è parzialmente scavato nel terreno: da qui il suo nome.
L’ispirazione proviene dall’ascolto dei sussurri della natura, così come la ricerca da parte del cliente di protezione e riparo. Allo stesso tempo, il progetto genera una continuità con il contesto, formando un nuovo poggio in un paesaggio collinare.

 

Facciata nord della casa incassata nella natura di Morelia, nel Messico centrale, ph. ©Cesar Bejar.

 

All’esterno due muri di cemento formano un corridoio piuttosto stretto che conduce all’ingresso. Lungo questo passaggio, un albero impedisce la vista diretta alla porta.
Rogelio Vallejo Bores e Oscar Didier Ascencio di HW Studio spiegano con un accenno mistico: «I visitatori sono accompagnati in un pellegrinaggio di solitudine che conduce a un vecchio albero. La sua presenza è così significativa che è stato necessario interrompere la linearità di uno dei muri con una leggera curva per passare accanto a esso… così vicino da sfiorarlo».

 

Un corridoio esterno fiancheggiato da muri di cemento conduce all’ingresso principale all’abitazione, ph. ©Dane Alonso.

 

Un altro corridoio separa le tre camere da letto, ognuna con il proprio bagno, dalla zona giorno composta da cucina, soggiorno e sala da pranzo.
Le aree pubbliche, sulla sinistra, sono completamente esposte al bosco, quelle sul lato destro si aprono verso un cortile con vista sugli alberi e sul cielo.

 

Un albero interrompe la linearità dell’accesso alla casa, ph. ©Cesar Bejar.

 

La struttura della casa di 250 metri quadrati è fatta di cemento, che è stato lasciato a vista negli interni. Gli spazi abitativi sono organizzati sotto la lunga volta strutturale, che definisce gli interni e aiuta l’edificio a integrarsi nel paesaggio. Su entrambi i lati della casa, pareti di vetro a tutta altezza portano la luce agli interni mutevoli e forniscono l’accesso all’esterno.

 

L’impatto della costruzione nel paesaggio è minimo, ph. ©Cesar Bejar.

 

La curvatura della casa è visibile in ogni stanza; il suo profilo definisce l’altezza delle finestre, rafforzando ulteriormente la connessione della casa con l’ambiente naturale.
Secondo HW Studio, la volta è evocativa di rifugio e ricorda la sensazione infantile di accoccolarsi sotto una coperta, in cerca di protezione.

 

La curvatura in cemento è presente in ogni stanza, ph. ©Cesar Bejar.

 

Per quanto riguarda gli interni, gli architetti hanno cercato di non lasciare alcun materiale a vista oltre a cemento, legno e acciaio eliminando dall’architettura tutto ciò che non è essenziale. Era importante avere pochi oggetti legati al tempo e alla tecnologia, così il frigorifero e gli elettrodomestici sono stati nascosti e l’illuminazione è stata disposta in modo molto discreto.

 

L’atmosfera ruvida e primitiva delle stanze in cemento, ph. ©Cesar Bejar.

 

Questa abitazione unifamiliare rappresenta un progetto programmatico per HW Studio, il cui nome deriva dall’unione delle lettere H – che in spagnolo è considerata la lettera silenziosa – cioè la rappresentazione grafica del silenzio; e W che viene dal concetto giapponese Wabi Sabi; concetto che non ha una reale traduzione in inglese, né una sua diretta equivalenza con concetti occidentali ma che potrebbe essere inteso come bellezza dell’impermanente.

 

Gli spazi trasmettono un senso di serenità, tranquillità e silenzio, ph. ©Cesar Bejar.

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