Nell’ambito del Forum Internazionale ECOtechGREEN l’amministrazione di Cuneo ha presentato il progetto di riqualificazione di Piazza d’Armi con il nuovo parco Ferruccio Parri di cui avevamo scritto sul numero 89 di IoArch.
Studiato grazie ai finanziamenti del Piano Periferie, il parco – i cui lavori verranno completati nel 2022 – rappresenta l’area di verde attrezzato più grande della città, un luogo speciale che restituirà alla cittadinanza un grande polmone verde ricco di opportunità.
Fulcro del progetto è l’elemento che caratterizza la configurazione urbana della città, ovvero l’acqua, che diventa componente qualificante del nuovo parco, attraversando come un filo conduttore lo spazio pubblico, giocando con i bambini, scomparendo, riemergendo, scorrendo e raccogliendosi in un piccolo lago naturalistico.
Il parco svilupperà diverse funzioni e differenti livelli di naturalità, con spazi dedicati al gioco, allo sport e alle attività all’aria aperta, aree didattiche e dedicate ai frutteti, aree per libere attività, tutte legate all’acqua.
La sua progettazione è curata da un raggruppamento di professionisti formato da 1AX Associati, Bios Is per le scelte agronomiche e il progetto impiantistico, Magliano e Morra Architetti Associati (Local Architect e coordinatore della sicurezza) e il geologo Luca Bertino, vincitori del concorso indetto dal Comune, mentre l’appalto dei lavori è stato affidato a un’Ati formata dall’impresa di costruzioni Balaclava e da Euroambiente, società specializzata nella realizzazione e cura del verde, che nel corso di ECOtechGREEN con Luca Inzaina ha presentato il bosco-vivaio che sarà composto da 436 esemplari e che consentirà l’acclimatamento e la crescita in loco degli esemplari che saranno poi piantati nelle diverse aree del parco.
Per la prima volta in Italia viene quindi realizzato, in simultanea con l’inizio dei lavori, un vivaio di cantiere, che oltre alla salute della vegetazione contribuirà a garantire una partecipazione attiva della cittadinanza fin dalle prime fasi di cantiere.