Vivere A-Metropolitano, il primo festival sulla provincia italiana

Vivere A-Metropolitano è il primo festival sulla provincia italiana e internazionale. Dal 31 marzo al 6 aprile 2025, tra Ferrara, Argenta e il Parco del Delta del Po una serie di talk, mostre, tour fluviali, installazioni galleggianti, workshop e conferenze diventano l’occasione per ritrovare nella dimensione “provinciale” una possibile risorsa.

Se sembra indicare una privazione, il termine “a-metropolitano” introduce in realtà una volontà di emancipazione e indipendenza.
Pur considerando lo spazio urbano come principale risorsa e soluzione del vivere contemporaneo, Vivere A-Metropolitano offre uno spazio per azioni e testimonianze sull’architettura, i paesaggi e le idee della provincia, conferendo un nuovo significato a quei luoghi caratterizzati da bassa densità che non corrispondono e non ambiscono alla dimensione della metropoli.
Sfuggendo alla forza gravitazionale della città, il programma coinvolgerà sia professionisti che accademici attivi in diversi ambiti disciplinari, compresi quelli dell’urbanistica e dell’architettura del paesaggio, insieme a curatori, associazioni, istituzioni e cittadini in un’esperienza di esplorazione e dialogo.

Tra i partecipanti Studio Albori, Werner Tscholl, Giovanni Semi, Sara Marini, Amaa, InOut architettura, Enrico Dusi, Salottobuono, Captcha, Associates Architecture.

 

Ph. ©Giacomo Bianco

 

Come spiega HPO, l’associazione di architetti ferraresi capofila del progetto, «la provincia non è semplicemente un dato amministrativo, ma la generale appartenenza ad ambiti marginali e diffusi, sospesi tra urbanità e ruralità, in contrapposizione al nucleo denso e dinamico dei grandi centri.
Sempre più identificata come ‘tutto il resto’, la provincia di questa rassegna non appartiene all’isolamento di ‘perché restiamo in provincia’ di Martin Heidegger, e si sottrae al dualismo utopico ed impossibile del locale-globale di Bruno Latour.
Il Festival ambisce a una visione del mondo parziale che permette di vedere meglio. Una ‘situated knowledge,’ come la definisce Donna Haraway, in grado di rafforzare legami in modo localizzato
».

 

Ph. ©Giacomo Bianco

 

Organizzata dall’associazione HPO (capofila) con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, Comune di Ferrara, Bassoprofilo Aps, Ente di Gestione per i parchi e la Biodiversità – Delta del Po, Comune di Argenta e PhMuseum, l’iniziativa è realizzata nell’ambito di Vivere A-Metropolitano: architetture, idee, paesaggi nella provincia, sostenuto da Festival Architettura – Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con il patrocinio e il contributo del Comune di Ferrara e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Partner internazionali: Polis University-Tirana, Institut Raum und Gestalt – TU Graz, Faculty of Engineering and Information Technology of the University of Pécs, Trans Europe Halles

Fornitori: Consorzio Wunderkammer, Nena Sas, Sigfrida Srl.

A questo link il programma completo del festival.

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