Uccellaccio, il quarto progetto del programma del Padiglione Italia per la Biennale di Architettura

Come già annunciato, Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri, il programma del Padiglione Italia per la 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia prende il via prima del 20 maggio, giorno dell’apertura della Biennale, con Spaziale presenta, ovvero l’attivazione di nove interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati su tutto il territorio italiano.

Uccellaccio, come è noto a Ripa Teatina, 4.000 abitanti in provincia di Chieti, l’edificio la cui costruzione venne avviata cinquant’anni fa e che tuttora giace incompiuto e abbandonato a se stesso, è il quarto di questi interventi.

Progettista dell’intervento il collettivo di architettura HPO (Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli); advisor la scrittrice Claudia Durastanti, mentre gli incubatori del progetto saranno il Maxxi L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina.

Il collettivo di architettura HPO (ph. ©Andrea Bighi)

Nella visione di Fosbury, al di là della costruzione di manufatti l’architettura è intesa come una pratica di ricerca e la progettazione è il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo che supera l’idea dell’architetto-autore. In questa prospettiva, il progetto di HPO si propone come occasione per immaginare un nuovo processo di riattivazione partecipato, capace di addomesticare l’“ecomostro” che ha segnato la vita di quel territorio.

Sopralluogo notturno dell’incompiuta di Ripa Teatina (ph. HPO).

Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri sarà, all’interno del Padiglione Italia, la sintesi formale e teorica dei processi innescati a Ripa Teatina e negli altri otto territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.

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