24 ottobre, lectio magistralis di Armando Ruinelli a Morbegno

L’incontro che l’Ordine Architetti Sondrio organizza, venerdì 24 ottobre, presso la sala conferenze del museo civico di storia naturale di Morbegno (ore 17:30) prende spunto dal numero speciale pubblicato da IoArch in occasione dei primi vent’anni della rivista e dalla rassegna curata da Carlo Ezechieli che racconta vent’anni di architettura attraverso venti opere di rilievo internazionale.

 

 

L’incontro di Morbegno prevede i contributi video di alcuni autori presenti nella rassegna come Gabriela Carrillo (Colectivo C733, Messico) e Fabrizio Barozzi (Barozzi Veiga, Spagna) e, in particolare, un dialogo diretto con Armando Ruinelli (Soglio, Svizzera) che con la sua conferenza proporrà un percorso che intreccia esperienza personale e visione professionale, a partire dal legame con la Val Bregaglia.
Al centro, il tema dell’architettura come dialogo con paesaggio e memoria locale, capace di rigenerare i luoghi rispettandone l’identità.

 

Armando Ruinelli, la facciata di Casa RM a Soglio (ph. ©Ruinelli Associati).

 

La conferenza sarà anche occasione di riflessione sulle sfide future delle aree alpine: contrasto allo spopolamento, valorizzazione del patrimonio e nuove forme di sostenibilità, in una prospettiva radicata nel territorio ma aperta al cambiamento.

L’evento, introdotto e moderato da Carlo Ezechieli, prevede una presentazione di IoArch e l’intervento di Cristina Tarca, presidente dell’Ordine degli Architetti di Sondrio.

Armando Ruinelli

Ph. ©Ursula Haene

Armando Ruinelli (Soglio, 1954) è un architetto svizzero, autodidatta, che ha fondato nel 1982 il proprio studio in Val Bregaglia, trasformato nel 2000 in Ruinelli Associati Architetti SIA.
La sua opera è riconosciuta a livello internazionale per il dialogo con il paesaggio alpino e la capacità di rigenerare i luoghi rispettandone identità e memoria. Ha insegnato in diverse scuole di architettura in Svizzera e Germania ed è oggi docente all’Università di scienze applicate dei Grigioni a Coira.
I suoi progetti – tra cui la falegnameria di Spino, il centro polivalente di Bondo e l’atelier di Miriam Cahn a Stampa – testimoniano un approccio che unisce sobrietà, sensibilità e innovazione.

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