Per la prima volta nella storia della Biennale il Padiglione Italia alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (23 aprile – 27 novembre 2022) presenterà l’opera di un solo artista, Gian Maria Tosatti.
Presentato in conferenza stampa questa mattina, il progetto espositivo promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dal suggestivo nome ‘Storia della Notte e Destino delle Comete’, occuperà tutti gli spazi delle Tese delle Vergini per narrare, con una pluralità di linguaggi e un impianto teatrale, del difficile equilibrio tra uomo e natura, tra sviluppo sostenibile e territorio, tra etica e profitto, proponendo una lettura estetica di questo scenario e offrendo un’inedita piattaforma dove sviluppare un dibattito inclusivo e approfondito intorno a questi temi.
«È scientificamente provato – scrive il curatore Eugenio Viola – che esista una correlazione tra epidemie e progresso. Oggi si parla di spillover per spiegare le epidemie più rovinose degli ultimi anni. Questi fenomeni ci ricordano quanto le conseguenze legate allo sviluppo antropogenico abbiano alterato gli ecosistemi su scala planetaria. Alla luce degli scenari attuali, in che modo possiamo tornare a riflettere sull’ambiente? Che ruolo può giocare l’arte nella costruzione di un mondo migliore all’indomani della crisi? E quali, infine, le sue reali potenzialità nell’operare cambiamenti all’interno del corpo sociale? Questi interrogativi informano Storia della Notte e Destino delle Comete, un progetto site-specific, racchiuso in un prologo e due atti, che narra del difficile equilibrio tra Uomo e Natura, tra sviluppo sostenibile e territorio, tra etica e profitto».
Nella prima Tesa, la Storia della Notte è un viaggio attraverso l’Italia del miracolo economico e del successivo declino del sogno industriale, con una sequenza di scenari spiazzanti che prepara a una visione finale in cui l’immaginario si ribalta in una vera e propria epifania.
Il secondo atto, il Destino delle Comete, ricorda come la natura oltraggiata, fin dai tempi del diluvio, non perdoni l’uomo. In questa immagine, epilogo potente e inquietante, si leva un elemento inversamente perturbante, il segno di una pace possibile. La mostra si conclude quindi con un messaggio di speranza sul destino che attende questa umanità che, come una cometa, ha attraversato con una grande scia luminosa l’universo.
Si tratta, ha dichiarato stamane Onofrio Cutaia, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e commissario del Padiglione Italia «di un progetto ambizioso, immersivo, che affronta in modo originale il rapporto tra uomo e natura, tra sviluppo sostenibile e territorio, interpretando metaforicamente il sogno industriale italiano».
Main sponsor del Padiglione Italia sono Sanlorenzo e Valentino.
La mostra viene realizzata anche grazie al sostegno di Xiaomi e degli sponsor tecnici Bonotto, Folio, Fondazione Morra, Italstage, Laterlite, Marcegaglia e Mosaico Studio.