Sono passati pochi mesi dalla partenza del cantiere di Welcome, feeling at work, l’ufficio biofilico che sorgerà a Milano nell’ex area Rizzoli su design di Kengo Kuma and Associates, di cui abbiamo scritto nel numero 92 di IoArch. Ora lo scienziato Stefano Mancuso si unisce al progetto per contribuire all’obiettivo dello sviluppatore immobiliare Europa Risorse e del gestore di fondi Pine Bridge Benson Elliot di fare dell’edificio milanese il manifesto per le città del futuro.
Spiega Stefano Mancuso: «La superficie occupata dalle città sul pianeta è intorno al 2% delle terre emerse. Da questa minuscola area provengono il 70% della C02, all’incirca l’80% dei rifiuti prodotti dal pianeta e dunque comprendiamo all’istante che è l’idea della città che dobbiamo cambiare. Dobbiamo pensare a una città compatibile con l’ambiente e la mia opinione è che grandi risultati possano essere raggiunti semplicemente utilizzando e introducendo le piante nei luoghi della vita urbana. La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta di piante».
Welcome è il progetto di Kengo Kuma and Associates che intende diventare un catalizzatore capace di riunire persone e natura, per ottenere una migliore qualità di vita e di lavoro. Uffici, auditorium, spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro, ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre. È un filo verde a collegare l’intero progetto: la Piazza, ricca di vegetazione e circondata da colline; le Corti open air, destinate al lavoro informale e agli incontri; le Terrazze, concepite come estensioni degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti; le Serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago, luoghi per le mani e per la mente.
Conclude Kengo Kuma: «Dobbiamo accettare un’epoca di sfollamento e ritorno alla natura. Ecco la rotta da seguire. Abbiamo abbandonato il trend del passato che vedeva la popolazione concentrarsi nelle grandi città. Sino a oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi».