Intelligenza naturale – una delle forme di IntelliGens del programma curatoriale di Carlo Ratti per la Biennale di Architettura 2025 di Venezia – è anche quella delle piante.
Questo l’oggetto di Building Biospheres, l’esposizione dell’architetto paesaggista Bas Smets e del neurobiologo Stefano Mancuso nel padiglione del Belgio ai Giardini, per mettere in luce le attuali ricerche relative al possibile impatto dell’intelligenza vegetale sull’architettura e in particolare sul clima interno degli ambienti costruiti.

«Per lungo tempo il paesaggio ha fatto solo da sfondo all’architettura. Se vogliamo costruire un futuro realmente sostenibile – sostiene Dennis Pohl, direttore dell’Istituto di Architettura delle Fiandre, che ha commissionato la mostra su iniziativa del governo fiammingo – l’intelligenza della natura dovrà divenirne l’agente, dando forma al mondo in cui conviviamo. Dobbiamo progettare con la nostra biosfera, non contro di essa».
Per sei mesi il team di Bas Smets, insieme alla ricercatrice ecofisiologa Kathy Steppe dell’Università di Gand e allo sviluppatore di software Dirk De Pauw di Plant AnalytiX, ha lavorato sul prototipo di Building Biospheres, per verificare se le piante siano in grado di creare e controllare attivamente il clima interno di un edificio.
Composta da oltre 200 piante, l’installazione occupa l’area centrale del Padiglione del Belgio. Le sale anteriori offrono il contesto storico del progetto, mentre la sala posteriore fornirà la visualizzazione dei dati in tempo reale sulla prestazione del prototipo.
Nelle due sale adiacenti quattro giovani team, coordinati da Lisa De Visscher (consulente architetto freelance) e Petrus Kemme (Istituto di Architettura delle Fiandre) presenteranno un’architettura centrata sull’intelligenza naturale delle piante, studiando l’impatto spaziale del prototipo di Bas Smets e Stefano Mancuso.
Bas Smets

Bas Smets (1975) è un architetto paesaggista belga con un background multidisciplinare che ha saputo creare un suo peculiare metodo nella realizzazione di spazi urbani innovativi e sostenibili. Ha fondato il suo studio nel 2007 a Bruxelles e da allora ha realizzato oltre 50 progetti internazionali, tra cui Luma Parc des Ateliers ad Arles, Thurm & Taxi Park a Bruxelles, Sunken Garden a Londra e Himara Waterfront in Albania.
Nel 2022, Smets ha vinto il concorso internazionale per riprogettare lo spazio pubblico che circonda la cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
L’approccio di Smets è caratterizzato dal concetto di “Paesaggi Aumentati”, che utilizza processi naturali per creare nuovi microclimi. Collabora spesso con artisti e scienziati, a dimostrazione del suo impegno per l’innovazione interdisciplinare.
Nel 2023, Smets é stato nominato Professore presso la Harvard Gsd, dove continua a esplorare modi innovativi per trasformare gli ambienti urbani in sistemi ecologici capaci di mitigare i cambiamenti climatici.
Il suo approccio visionario all’architettura del paesaggio offre un percorso promettente per rendere le città più resilienti alle sfide della crisi climatica.
Stefano Mancuso

Docente presso l’Università di Firenze, dove ha fondato il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, Stefano Mancuso ha pubblicato oltre 300 articoli scientifici. I suoi ultimi libri (tradotti in 27 lingue) comprendono Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale; Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro (premio Galileo); La nazione delle piante; L’incredibile viaggio delle piante; La versione degli alberi.
Ha partecipato, tra le altre esposizioni, alla XXII Triennale di Milano con La Nazione delle Piante, e alla Biennale di Architettura del 2021 con Mutual Aid.
Mancuso guida Pnat (Project nature), spin-off dell’Università di Firenze che sviluppa progetti nei quali le piante svolgono un ruolo funzionale attivo, come nel caso della Fabbrica dell’aria.
Istituto di Architettura delle Fiandre

L’Istituto di Architettura delle Fiandre (Vlaams Architectuurinstituut – VAI) è il principale centro culturale dedicato all’architettura fiamminga e di Bruxelles. Situato ad Anversa, l’istituto organizza mostre, conferenze, dibattiti, pubblicazioni – come la Flanders Architectural Review – e un festival di architettura a cadenza semestrale. L’istituto rappresenta inoltre le Fiandre a manifestazioni come la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ed è inserito in una rete globale di associazioni di architettura.
L’Istituto gestisce una ricca collezione di archivi di architettura in continua espansione che connette il presente, il passato e il futuro dell’architettura e partecipa attivamente alla cura e alla promozione del patrimonio architettonico delle Fiandre con consulenze e informazioni a un vasto pubblico grazie a pubblicazioni e mostre.