Casa Baglioni, il nuovo hotel milanese che verrà inaugurato nel quartiere di Brera entro la fine dell’anno, un progetto firmato dallo studio d’architettura Spagnulo & Partners, apre le porte del suo cantiere durante le giornate della Milano Design Week trasformandosi nel palcoscenico della mostra d’arte In-Between. Tra Arte e Design.
All’interno di un percorso espositivo curato dallo studio Spagnulo & Partners che descrive il delicato rapporto tra arte e design, già matrice concettuale del progetto per il nuovo hotel Casa Baglioni, vengono esposti i lavori di quattro grandi artisti internazionali – Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Anne Imohof e Giulio Paolini – dalla Stefano Cecchi Trust Collection – Fondo per l’Arte, con la curatela di Iole Pellion di Persano.
La mostra sancisce l’idea del progetto di interni che si confronta con l’opera d’arte, indicando questo dialogo come metodo per la scoperta di linguaggi nuovi. Un processo che porta ad una visione di spazio integrato in cui arte, design e architettura si sfiorano e, insieme, generano un universo di segni inediti.
La mostra si sviluppa in quattro ambienti del piano terra, ognuno caratterizzato da un diverso tema. Si apre con un percorso fatto da linee metalliche sottili e luce al neon che, come una matita, disegnano una struttura leggera in dialogo con il contesto, suggerendo una scatola aperta a quello che verrà e a quello che contiene.
In esposizione tre opere monocrome bianche di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, espressione di un linguaggio d’avanguardia cominciato nell’esperienza astrattista degli anni Sessanta.
La seconda stanza approfondisce il tema delle riflessioni, delle superfici specchianti, con un pavimento e una vasca d’acqua che accentuano lo stato di spaesamento e indeterminatezza sul quale si riflettono le due opere di Anne Imhof, artista contraddittoria che nell’ultimo anno ha sconvolto il mercato dell’arte contemporanea e le istituzioni con la forza delle sue installazioni e performance.
La terza installazione gioca con la permeabilità dello sguardo, con l’uso della luce e delle superfici come creatrici di atmosfere, in cui l’opera si svela secondo un ritmo sincopato. Le pareti in tessuto giocano sulla contrapposizione di trame e trasparenze introducendo alla Comédie Italienne (1984) di Giulio Paolini, opera ricca di evocazioni letterario-artistiche intimamente legate al tema della teatralità.
L’ultima sala è uno sguardo verso il futuro, una finestra sul passaggio del tempo attraverso lo sguardo del regista Fabrizio Roscini che fissa il lavoro del cantiere mentre si compie.
La mostra vede il coinvolgimento di Panzeri Illuminazione, Zucchetti Kos, Dedar, e la collaborazione di Guisa Costruzioni, Gabana Arredamenti e dello Chef Claudio Sadler che firmerà la ristorazione di Casa Baglioni.