È morto oggi, a 84 anni di età, l’architetto Andrea Branzi. Nato a Firenze nel 1938, nel 1966 con Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi aveva fondato Archizoom Associati. Tra i fondatori della Domus Academy e Premio Compasso d’Oro alla carriera nel 1987, già professore ordinario alla facoltà di Design del Politecnico di Milano, oltre che un serio teorico Branzi era un attento ironico osservatore del suo tempo, che trasformava in disegni come quelli attualmente in mostra alla galleria milanese Antonia Jannone disegni di architettura o quelli ispirati a Collodi raccolti nel volume Pinocchio? (Scheiwiller, 2023).
Tra i messaggi di cordoglio quello del presidente di Triennale Milano Stefano Boeri, che ricorda come la carriera di Branzi e la storia di Triennale Milano si siano più volte intrecciate: dalla mostra Il design italiano 1964-1972. Dalla programmazione alla complessità a quella sul design italiano 1973-1990. Da Un museo del design italiano (1996) a Le sette ossessioni del design italiano (2007) e Serie Fuori Serie (2009). Numerosi anche i contributi alla Esposizione Internazionale, tra i più recenti le mostre Neo Preistoria – 100 verbi e La Metropoli Multietnica in occasione della 21ª edizione del 2016.
Un anno fa, in occasione della 23ª Esposizione Internazionale, Triennale ha prodotto e presentato il mediometraggio Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa, che ripercorre l’impegno intellettuale di circa settant’anni di carriera di una figura che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali.