L’architettura appartiene al teatro. Andrea Branzi alla galleria Jannone

Dal 3 ottobre a novembre 2023 la galleria milanese Antonia Jannone Disegni di Architettura presenta L’architettura appartiene al teatro, mostra dell’architetto e designer Andrea Branzi (Firenze, 1938).
Come in una coreografia all’interno di un teatro improvvisato dove le maschere cambiano forma e colore, Branzi riscopre i maestri della pittura del Novecento trasformandone in modo sorprendente le opere. Buratti e burattini, maschere, pupi e marionette raccontano il mondo felice delle commedie e delle avventure circensi.

Andrea Branzi, da ‘Autoritratto con maschere’ di James Ensor, 1899. 2022, pennarello su stampa cm 22,6 x 29,4 con cornico dipinta (ph. ©Leone Locatelli).

 

La serie di disegni da cui prende il titolo la mostra è un corpus di lavori realizzati negli anni Duemila, tra cui le scenografie di Casanova (2000) e Barbablu (2002), le sculture dei Buratti (2019-20), i disegni delle Filastrocche (2020) e le interpretazioni della collezione Maschere (2022-23).

Andrea Branzi, da “Fattoria con betulle” di Gustav Klimt, 1903. 2022, pennarello su stampa, cm 36×36 con cornice dipinta (ph. ©Leone Locatelli).

 

Ad accompagnare l’esposizione, Archetipi, che raccoglie i modelli teorici mentali che anticipano la creazione materiale e che fanno parte di quel patrimonio antropologico non evidente che giace nel nostro inconscio. In architettura, questi possono essere ricondotti alle strutture primarie la cui funzione non è definita in rapporto all’abitare, ma al costruire.
Secondo Andrea Branzi «oggi l’architettura civile vive una crisi di credibilità, nel senso che il suo rapporto con la società si è progressivamente logorato; a sua volta, la società vive una profonda crisi e non è più in grado di fornire quadri di valori al progetto». Così gli archetipi possono svolgere la funzione essenziale di repertorio da inventare nuovamente. In questa sezione trova spazio la serie inedita di disegni Torre Velasca (2023), ispirata all’architettura moderna milanese.

Andrea Branzi, dalla serie Torre Velasca, 2023 (ciascun lavoro cm 29,7 x 42, tecnica mista).

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